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Favia, sulla proposta di referendum per Sirio

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Altro che referendum popolare sull’occhio elettronico Sirio. Per il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Giovanni Favia, “bene fa l’ex presidente della Commissione Mobilità a Palazzo d’Accursio, Paolo Natali, ad invocare la consultazione popolare”. Ma “il Partito democratico avrebbe fatto altrettanto bene a mostrarsi disponibile ad ascoltare la cittadinanza, su temi delicati come l’inquinamento atmosferico ed il traffico, anche quando Bologna era amministrata da una giunta Pd”.

Il Movimento 5 Stelle si schiera per il ripristino dell’orario 7-20 dell’accensione di Sirio. Ma per il Consigliere grillino, la questione va affrontata attraverso “una politica seria e globale”. A partire dal “parco mezzi dell’Azienda trasporti Atc: fatta di autobus – sottolinea Favia – dotati di filtri antiparticolato ormai superati. Molti di questi, poi, sono ancora di categoria Euro 0”.

Per il Consigliere regionale, poi, non si può dimenticare che “nella pubblica amministrazione, sono stati per anni tollerati impianti di riscaldamento altamente inquinanti, a partire da quello di palazzo d’Accursio”, e l’amministrazione comunale “continua a portare avanti politiche, come l’ampliamento dell’aeroporto, che non faranno che peggiorare lo stato di salute dell’aria che respiriamo. Il centro non può essere considerato un francobollo avulso dal resto del territorio circostante”.

A chi poi invoca la salvezza degli esercizi commerciali del quadrilatero cittadino, come ragione per lo spegnimento degli occhi elettronici, Favia replica: “Se non si fosse data possibilità di costruire a tanti centri commerciali sorti negli ultimi anni, forse i negozi del centro città oggi non sarebbero così in sofferenza”.

(Giovanni Favia, Consigliere regionale, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna)