Un Sit-in di protesta contro il caro benzina. Lo ha organizzato per domani alle 11 davanti al parlamento l’Intesa consumatori che scende in campo “contro l’inerzia del governo sul caro-benzina, che ha raggiunto oggi, in alcuni distributori della rete autostradale, il record di 1,160 euro a litro (2.246 lire)”.
Nel mirino dei consumatori non c’è solo il caro-pieno ma anche “le tariffe rc auto, che dovevano diminuire secondo le molteplici promesse del ministro Marzano e invece sono aumentate del 5%; i pedaggi autostradali del 6,7%; i rifiuti urbani del 4,1%; il gas di erogazione del 4,8%; il canone Rai del 3,5%; i voli aerei nazionali del 6,2%; i servizi di bancoposta del 29%; le tariffe elettriche del 2,9%; i trasporti ferroviari del 2,5% per cento”.
A fronte di questi aumenti, l’Intesa consumatori sostiene che la diminuzione delle tasse sarebbe “un vero e proprio atto dovuto”. Il governo, dicono ancora le associazioni, “risarcisce gli abbienti e i redditi superiori a 50.000 euro, ma non restituisce neppure il 30 per cento dei maggiori oneri sostenuti tra caro-benzina, caro-banca e caro rc-auto, le cui tariffe dovevano diminuire nel 2003 di almeno 70 euro a polizza per effetto della minore incidentalità conseguente alla patente a punti”.