Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e la Federazione della Sinistra di Modena aderiscono allo sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì prossimo. Aderiamo allo sciopero perchè le politiche economiche e sociali del governo Berlusconi vanno in un’unica direzione: contro i lavoratori, i pensionati e il “paese reale”.
Aderiamo allo sciopero perchè la manovra del governo di centrodestra è iniqua e recessiva, colpisce il lavoro e i servizi, non tocca la casta, le rendite e i patrimoni e non sostiene la ripresa economica.
La manovra economica proposta dal governo non mette un euro a disposizione del processo necessario di ridistribuzione del reddito; lascia intatti i patrimoni dei ricchi; taglia brutalmente il welfare; blocca i contratti e punta apertamente al massacro sociale.
La manovra economica è un tassello del disegno più complessivo della destra politica e economica di abbattere i diritti garantiti costituzionalmente e dallo Statuto dei lavoratori. Ciò che sta avvenendo a Pomigliano, con l’offensiva padronale della Fiat, è il “corrispettivo” sul piano delle relazioni industriali e sindacali di ciò che il governo prova a fare in Parlamento, con la cancellazione dei diritti e di tutti quelli che dissentono e si oppongono.
Al contrario per uscire dalla crisi bisogna rafforzare lo stato sociale, investire nella scuola pubblica, università e ricerca; bisogna cercare le risorse tagliando la spesa pubblica sbagliata (spese militari, ponte sullo stretto di messina…) e tassando le rendite, i patrimoni, le transazioni finanziarie e il consumo delle risorse naturali.
Per tutto questo venerdì saremo a Bologna alla manifestazione, a fianco dei lavoratori e di chi si oppone a Berlusconi e a Confindustria. Chiediamo che sia solo l’inizio e che il resto dell’opposizione si svegli e scenda in piazza.
(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena – Massimiliano Desiante, Segretario Federazione PdCI Modena)