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Controlli sui redditi di coloro che sono collocati all’interno di alloggi di edilizia residenziale pubblica

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Acer (Azienda Casa Emilia-Romagna di Modena) ed Unione Terre di Castelli proseguono con gli accertamenti dei requisiti per la permanenza negli alloggi di edilizia pubblica (case popolari) degli inquilini che occupano gli alloggi: nel 2009 sull’Unione sono state rilevate 55 posizioni difformi.

Nel 2009 Acer, attraverso un programma collegato con l’anagrafe reddituale dell’Agenzia delle Entrate di Modena (Siatel) ha verificato le dichiarazioni dei redditi degli utenti e le Ise (Indicatore Situazione Economica) che hanno dichiarato al momento in cui sono entrati negli alloggi.

In provincia di Modena nel 2009 su 14.231 controlli individuali sono state individuate 1.500 posizione dubbie che hanno richiesto approfondimenti. Nei Comuni dell’Unione Terre di Castelli invece sono state fatte le verifiche sugli 826 soggetti che si collocano all’interno degli alloggi Erp individuando 55 posizioni difformi (22 a Vignola, 9 a Zocca, 8 a Spilamberto, 8 a Savignano, 1 a Marano, 4 a Castelnuovo, 3 a Castelvetro e nessuna a Guiglia).

Le motivazioni degli approfondimenti sono per lo più: Ise che non erano coincidenti con i redditi dichiarati all’Agenzia delle Entrate oppure inquilini che risultavano essere proprietari di altri immobili. In questi casi ai soggetti interessati è stata inviata una richiesta di chiarimento. A seguito di queste verifiche sono state riviste, in tutta la Provincia, le posizioni (e quindi gli importi degli affitti) di 150 nuclei. In questo modo è stato possibile recuperare per conto dei Comuni oltre 200 mila euro in totale.

Questo tipo di operazione sta proseguendo anche nel 2010.

“Si tratta di controlli necessari e doverosi- commenta l’Assessore alle Politiche Sociali dell’Unione Terre di Castelli Emilia Muratori- determinati da criteri di equità che possono essere garantiti solo dal rispetto delle regole. Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, per loro definizione, sono finalizzati a dare risposta a bisogni di carattere sociale. In questo senso sono stati determinati i criteri per la loro attribuzione. E’ quindi indispensabile, considerando che l’offerta degli alloggi è inferiore alla richiesta, monitorare l’evolversi delle situazioni socio economiche degli assegnatari, onde evitare di favorire chi abbia eventualmente superato la fase del bisogno a discapito di chi, invece, si trovi davvero in difficoltà. Inoltre, anche la situazione di risorse calanti a cui gli Enti locali devono far fronte, impegna ad un maggiore e più rigoroso rispetto dei regolamenti. Diventa perciò indispensabile ed efficace la collaborazione fra gli Enti, come in questo caso specifico, tra Acer e Comuni”.