Durissima la condanna del segretario del Pd Baruffi: “Il fatto che in altre città sia capitato anche di peggio non rappresenta in alcun modo un’attenuante, ma solo un monito chiaro”. Pronta un’interpellanza dei gruppi consiliari del Partito democratico in Comune e Provincia.
“Quanto accaduto sabato pomeriggio non deve più ripetersi. Non ci sono se e non ci sono ma. Il sacrosanto diritto a manifestare il dissenso – in una città autenticamente democratica come Modena – non ha nulla a che fare con un centro storico sotto assedio, balordi incappucciati, vandalismo per le strade. Non e’ in alcun modo tollerabile che dietro il diritto a manifestare si nasconda quello a delinquere”.
Duro il giudizio del segretario provinciale del Pd, Davide Baruffi, su quanto accaduto ieri pomeriggio a Modena durante la manifestazione contro il Centro Identificazione ed espulsione di Modena. Baruffi si rivolge direttamente a Questore e Prefetto di Modena: “Chiediamo con fermezza alle autorità competenti, in primis a Questore e Prefetto, che tutto ciò non si ripeta mai più. Non c’e’ ragione e considerazione che possa giustificare quanto accaduto. E il fatto che in altre città sia capitato anche di peggio – aggiunge il segretario del Pd – non rappresenta in alcun modo un’attenuante, ma solo un monito chiaro. Modena e il suo centro storico sono indisponibili a queste cose nel modo più assoluto.
Nelle stesse ore in cui avvenivano questi fatti – prosegue Baruffi – a Roma il Pd manifestava contro la manovra finanziaria del governo: da una parte pullman di cittadini partiti per dire ‘no’ alle scelte sbagliate del governo e fare controproposte per rilanciare lo sviluppo del Paese; dall’altra un’orda di balordi mascherati che imbrattavano muri e vetrine, distruggendo cose e impaurendo famiglie e negozianti. Il tutto in nome della libertà e dei diritti”.
Intanto i gruppi consiliari del Pd in Comune e Provincia hanno già pronta un’interpellanza a firma dei capigruppo Paolo Trande e Luca Gozzoli.
“Gli autori di questi gesti devono essere individuati e perseguiti – si legge nell’interpellanza – attraverso un’attenta indagine da parte della magistratura”.
Il plauso dei democratici va “ai reparti di polizia e carabinieri per il lavoro svolto sabato, che ha consentito di attutire gli effetti della manifestazione. Non è nostra intenzione – aggiungono Trande e Gozzoli – mettere in discussione l’autorizzazione alla manifestazione ma riteniamo sbagliato aver concesso quel percorso: non è possibile tenere il centro storico della città in scacco di manifestanti violenti per un intero sabato pomeriggio, consentendo il passaggio per via Emilia centro. Riteniamo che altri percorsi fossero possibili visto che la partenza del corteo era in via fanti e la conclusione davanti alla sede del CIE”.
I capigruppo democratici chiedono al Sindaco e al Presidente della Provincia di “intervenire nei confronti della Prefettura per esprimere la preoccupazione per le modalità in cui si è svolta la manifestazione e al Procuratore generale della Repubblica affinché avvii un’indagine per individuare chi ha commesso reati contro la nostra città”.