Via libera alle nuove
regole in Formula uno, e dal 2006: è quanto riferisce il
presidente della Fifa Max Mosley, al termine della riunione a
cui oggi, nel Principato di Monaco, hanno preso parte i
rappresentanti dei dieci team del più seguito campionato
automobilistico, i dirigenti della federazione internazionale, e
i dirigenti di alcune case che, come la Mercedes, forniscono i
motori.
Al termine del meeting Mosley, riferendo della disponibilità
di Ecclestone ad accrescere gli introiti per le scuderie, ha
detto di aver avuto l’ok da tutti i team per procedere sulla via
dei cambiamenti. Ora la proposta finale verrà presentata al
consiglio mondiale il prossimo 30 giugno: le scuderie entro un
mese presenteranno infatti le loro proposte. Le novità
dovrebbero andare in vigore tra due anni, con due anni di
anticipo sulla data inizialmente prevista (2008). “Non avrei
potuto chiedere di più da questo incontro”, ha detto alla fine
Mosley.
Il punto principale è la riduzione dei costi di
progettazione: sette produttori hanno una spesa complessiva di 1
miliardo di euro per i motori e secondo Mosley avanzeranno
“ulteriori proposte oltre quelle già esposte” per ridurre i
costi del 50 per cento. Ancora aperta una doppia possibilità:
aumentare la vita dei motori, o ridurne la capacità, passando
dal V1000 di cilindrata 3.000 al V8 di 2.400 cc.
Accordo completo, secondo Mosley, sull’abolizione degli aiuti
elettronici e sull’unico fornitore di pneumatici. Il presidente
Fia ha poi insistito sulla necessità di cambiare le regole
delle qualifiche, passate da questa stagione a una sessione
unica: “Ci saranno novità dal 2005, forse già dal 2004”.
Ciò renderà possibile, secondo Mosley,
anche l’ingresso di nuove scuderie, che entro il 2008 dovrebbero
essere 12. Possibile l’introduzione di divieti di cambi gomme
durante la gara, a meno di forature; l’abolizione del muletto,
con la possibilità di una terza monoposto da assemblare in caso
di necessità; e la caduta del divieto di vendita o affitto del
telaio da una scuderia o l’altra.
Sembra così definitivamente scongiurato, secondo Mosley,
“visto che c’é l’accordo di tutti su quanto discusso oggi”,
il rischio della creazione di un campionato parallelo, gestito
in proprio dai team principali. “Tutto quello che i costruttori
volevano, hanno avuto”, ha aggiunto Mosley dicendo che
Ecclestone si è detto disposto ad aumentare gli introiti delle
scuderie.