“Due tentati stupri in poche ore in città. Dignità dei modenesi finita sotto i piedi del crimine, in un macabro tip tap che sembra non avere fine, mentre la sinistra, dalla Luna, continua a filosofeggiare. Risse, accoltellamenti, rapine, aggressioni, scassi, spaccio a go go. Ci mancava giusto una nuova violenza carnale nel bollettino quotidiano del crimine di Modena ed ecco che il maghrebino di turno (ma toh!) ha subito aggiornato la lista dei crimini quotidiani della nostra città. Anzi, per andar statisticamente sul sicuro nell’aggiornamento dei dati da giungla criminale, ci hanno pensato addirittura due nordafricani, in due distinti episodi. Vittime due donne che per un soffio, e con non poca fatica, sono riuscite ad evitare l’esito più terribile. Alla faccia del disco incantato di certa sinistra che continua a raccontarci che Modena è una città insicura. Sì, buonanotte”.
E’ il duro commento del vice-coordinatore provinciale del PDL Enrico Aimi.
“Prima una diciassettenne modenese aggredita da un extracomunitario armato di bottiglia, che solo a colpi di borsetta e con l’aiuto disperato della madre è riuscita a divincolarsi dalle grinfie del suo aggressore quando ormai era già mezza denudata; poi una donna che a notte inoltrata ha subito lo stesso trattamento nei pressi della stazione dei treni e che, nonostante avesse ricevuto una buona dose di calci e pugni in testa dal gentiluomo maghrebino che le era saltato addosso, è riuscita a liberarsi in tempo chiedendo aiuto. Ecco – ha aggiunto il vice-presidente del Consiglio regionale – in entrambi i casi, l’intervento della polizia ha poi successivamente portato all’arresto dei due extracomunitari, ma se le due donne non avessero avuto una reazione decisa, saremmo qui a dover purtroppo commentare due violenze carnali consumate. E dunque il problema resta.
Infatti – ha rincarato Aimi – mentre la sinistra continua a filosofeggiare raccontando che Modena è una città sicura, i criminali continuano in beata tranquillità nelle loro scorribande. I compagni devono smetterla di dire ai quattro venti che l’immigrazione è solo un’opportunità: sì – ha aggiunto laconicamente Aimi – in molti troppi casi sta diventando un’opportunità per essere aggrediti o stuprati. La città è ormai definitivamente stanca di questa visione con paraocchi dell’amministrazione post comunista alla guida di Modena. Sarebbe interessante conoscere un dato: le migliaia di stranieri che hanno commesso crimini nel modenese godevano delle simpatie delle amministrazioni fatte di concessioni, sussidi, alloggi, buoni pasto? E tali agevolazioni sono rimaste in piedi nonostante il “bizzarro comportamento” o sono state prontamente revocate.
Gli assessori alle politiche sociali anzichè ricercare sempre nuovi fondi per supportare queste anomale situazioni, dovrebbero al contrario interrogarsi circa l’opportunità di prevedere e consigliare a questi sgraditi ospiti stranieri, civilissimi piani di rientro. Lo cosigliano – ha concluso Aimi – la crisi economica, il numero esorbitante di stranieri senza più lavoro, il comportamento di molti, inconciliabile con le più elementari norme del semplice e quieto vivere comune; ciò mentre la città attende incredula la manifestazione di alcune frange di estrema sinistra che auspicano la fine di Daniele Giovanardi e la chiusura del Centro di Identificazione e di Espulsione di Modena”.