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Modena: Multifiera fa il pieno nel week-end

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Oltre 20.000 presenze. E’ lusinghiero il primo dato, per la verità ancora assai provvisorio, relativo all’affluenza nell’ultimo week end di apertura della Multifiera. Più di 20.000 persone si sono recate, nei giorni di sabato 1 e domenica 2 maggio, presso i padiglioni del quartiere fieristico di Cittanova per non mancare il tradizionale appuntamento con la passeggiata tra gli stand della “fiera dei modenesi”.

“Siamo soddisfatti del bilancio della Multifiera di quest’anno – ha dichiarato Gastone Ferracini, consigliere della Società Modenese Esposizioni Fiere e Corse di Cavalli – Nonostante la cadenza dei giorni festivi rispetto al 2003 sia stata tutt’altro che favorevole, con il 25 Aprile ed il 1° Maggio caduti tra sabato e domenica, la Multifiera ha retto la sfida dei numeri. Credo che il merito si debba alla formula, sempre più specialistica e attenta alle esigenze di un pubblico che sa esattamente cosa chiedere ai quattro settori espositivi. Particolare merito però va anche riconosciuto alla cornice, quest’anno affidata allo staff di Radio Bruno per ciò che riguarda la componente spettacolo ed eventi, e ai migliori floro-vivaisti del Nord Italia per ciò che riguarda gli allestimenti e la scenografia complessiva della Multifiera. Dalla Galleria Centrale all’area esterna ogni passo è stato accompagnato dal verde d’autore e questo è stato assai apprezzato dai visitatori”.
A riconoscere la qualità e l’attenzione con cui sono stati curati gli allestimenti è stata anche la presidente del Garden Club di Modena, Anna Maria Cerchiari Malaguti che, dopo una visita alla Multifiera non ha mancato di esprimere parole di apprezzamento per la kermesse. “Sono entusiasta della Multifiera di quest’anno, in particolare per la scelta di rendere la manifestazione “dei modenesi” punto di riferimento e luogo di valorizzazione importante per il verde ed il suo significato.
Particolarmente felice – sostiene ancora la Presidente del Garden Club che a Modena conta circa 150 iscritti – è la scelta di inserire il “Vivere il verde” tra i caratteri forti della Multifiera. Una rilevanza non data solo a parole ma ben argomentata attraverso l’allestimento di 5 meravigliose ambientazioni ciascuna a rappresentanza di altrettante tipicità, in base a una modalità che non risulta “artificiale”, anzi, molto realistica e convincente. Gli appassionati di giardini e parchi come noi, che abbiamo come scopo quello di riconoscere e incentivare la valorizzazione della botanica, dei giardini storici e delle composizioni floreali, non possono che apprezzare il lavoro svolto alla Multifiera di quest’anno”. Particolarmente favorevole anche il giudizio degli espositori che non hanno mancato di riconoscere “la cura nell’allestimento degli spazi e la maggiore disponibilità di proposte anche a livello turistico. Buona poi l’idea di dedicare più spazio al fitness e al tempo libero” ha dichiarato Alessandro Ghiaroni, Responsabile G.E.I., al suo secondo anno di Multifiera. “Sabato primo Maggio abbiamo battuto qualsiasi record di incassi: come in quel giorno non abbiamo mai venduto tante crescentine, nenahc enelle passate edizioni… buon segno, significa che si va sempre meglio” ha dichiarato l’irriducibile Pelloni di Sestola, immancabile figura di ogni Multifiera. Tanti i contatti con il pubblico anche per gli altri espositori che complessivamente hanno apprezzato la cura con cui si è approntato il calendario degli eventi e la ventata di novità rappresentata dai giardini di Vivere il verde, Palestra.it, “La Casa delle stagioni” e le tipicità gastronomiche esclusivamente autoctone.


“Ringrazio tutti gli espositori e soprattutto le associazioni di categoria che – aggiunge Ferracini – quest’ano si sono impegnate in modo fattivo e costruttivo per realizzare una grande esposizione specialistica e di qualità presso Agricoltura e Tipicità, ma anche gli artisti del verde che hanno creato opere assai apprezzate dal pubblico e complessivamente tutti gli espositori. Credo che l’esperienza di quest’anno ci indirizzi verso un unico sbocco futuro, quello di una Multifiera – conclude Ferracini – sempre più specialistica e di qualità e, perché no, forse anche di durata inferiore, questo per rispondere alle esigenze degli espositori per i quali una kermesse lunga 10 giorni può comportare anche qualche disagio”.