Stesso obiettivo, più incentivi. Questo il filo conduttore della nuova edizione del Premio IPR, l’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, realizzata in collaborazione con Innovami, volta a sostenere le imprese e gli “inventori” che hanno l’intenzione – e il coraggio – di brevettare.
Sale a 10.000 euro il valore massimo dei singoli premi erogabili a imprese o persone fisiche che abbiano avviato processi di brevettazione europea e internazionale, mentre lo stanziamento complessivo – erogato dalla Fondazione – ammonta a 82mila euro.
Target esclusivi del bando sono gli autori di invenzioni e “modelli di utilità”, siano essi persone fisiche o imprese con fatturato non superiore a 50 milioni di euro. Oltre alla focalizzazione sull'”economia reale” – restano esclusi dal finanziamento marchi e altre forme di valorizzazione commerciale – resta la forte vocazione territoriale dell’iniziativa: condizione per accedere al premio è infatti la residenza della persona fisica o dell’impresa nei 19 Comuni di riferimento della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, e cioè Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Castelbolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro, Conselice, Dozza, Fontanelice, Imola, Lugo, Massalombarda, Medicina, Mordano, Riolo, Sant’Agata e Solarolo.
Grande novità di questa edizione – oltre al valore più elevato dei singoli premi rivolti a dare riconoscimento a ritrovati brevettabili, in grado di coprire almeno il 50% dei costi di brevettazione europea e internazionale, il 100% nel caso si ottenga il brevetto – è l’allargamento dei potenziali beneficiari anche a quelle aziende che, pur mantenendo il proprio fatturato entro i 50 milioni, sono partecipate da grandi imprese. “Pur essendo ‘associate’ o collegate a grandi imprese – osserva Paola Perini, coordinatrice di Innovami – spesso queste realtà mostrano un forte capacità innovativa accompagnata da risultati originali e brevettabili. La crisi economica reale, che ha toccato il sistema produttivo nel suo complesso, ha di fatto portato a risparmiare sulla protezione della proprietà industriale a favore di altre tipologie di investimento più fortemente correlate all’attività operativa. L’investimento in proprietà industriale, soprattutto in queste imprese, costituisce invece un asset strategico che consente di delineare meglio la capacità competitiva e pertanto si è ritenuto di allargare a queste realtà il target dei potenziali beneficiari dei premi”.
Insomma, se l’Emilia-Romagna continua ad essere al secondo posto nella classifica di deposito di brevetti dopo la sola Lombardia e prima del Piemonte – come dimostrano i dati dell’Ufficio Brevetti e Marchi disponibili presso il Ministero dello Sviluppo Economico – non altrettanto elevata è la vocazione al deposito o alla estensione internazionale ed europea del brevetto, finalizzata a una maggiore tutela e competitività anche sui mercati internaziona! li. Da qui l’idea del Premio IPR, con la nuova edizione che si rivolge esclusivamente a quelle invenzioni la cui procedura di brevettazione sia stata avviata dopo il primo luglio 2008 (o sia in corso in tale data).
Per partecipare al Premio, i soggetti interessati devono presentare la documentazione richiesta dal bando, disponibile su http://www.innovami.it/servizi-ipr/, a partire da domani, 1 giugno, ed entro il 31 dicembre 2011 (usufruendo, da quest’anno, anche del servizio di assistenza tecnica messo a disposizione da Innovami per la corretta compilazione della domanda). Qualche buona ragione per affrettarsi: il premio sarà erogato fino a esaurimento dello stanziamento disponibile; inoltre, a parità di altre condizioni – ogni tre mesi circa è prevista una scadenza intermedia – il premio sarà assegnato a chi ha presentato per primo la domanda. Tra i criteri più importanti per stabilire la misura del premio – da 2.000 a 10.000 euro – vi sono l’eventuale collaborazione con università o centri di ricerca nell’elaborazione dell’invenzione e il numero di settori a cui l’invenzione stessa è potenzialmente applicabile.