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Europa a 25: domani nasce il blocco mondiale

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L’Europa a 25 paesi che nascerà domani a Dublino sarà un titano mondiale, con 450 milioni di cittadini: sarà la terza maggiore area in termini di popolazione dopo la Cina e l’India, con un Pil di 9.613 miliardi di euro, inferiore in questo caso solo a quello Usa, pari a 11.084 miliardi.


Dall’Atlantico al Baltico, dall’Oceano Artico al Mediterraneo, da Malta alla Finlandia, la nuova Unione europea che guarda a Est coprirà una superficie di 3.691.214 chilometri quadrati per un totale di 25 paesi comprese due isole, Cipro e Malta, e dividerà con la Russia una frontiera di 1.325 chilometri.

Ai Quindici, Austria, Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia, si uniranno Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia.

Il nuovo ‘cuore’ geografico dell’Europa a 25 sarà Kleinmaischeid, piccola città tedesca sul Reno 7035’50” longitudine est e 50031’1″ latitudine nord, che toglierà lo scettro al vecchio centro dell’Europa a 15, il comune belga Viroinval.

Si passerà da 378 milioni a 455 milioni di abitanti: dalla nazione più popolosa, la Germania con 82,5 milioni di abitanti, alla più piccola Malta con soli 387.000 cittadini. La popolazione dell’Europa a 25 sarà anche leggermente più giovane di quella a 15 ma avrà un’aspettativa di vita inferiore (78 anni contro 78,8 dell’Ue a 15).

La nuova Europa sarà poi ancora di più una Babele di popoli diversi tra loro dove si parleranno 20 lingue ufficiali, dalle attuali 11: italiano, danese, olandese, inglese, finnico, francese, tedesco, greco, portoghese, spagnolo e svedese. Le 9 nuove lingue saranno ceco, estone, ungherese, lettone, lituano, maltese, polacco, slovacco e sloveno. L’unico Paese entrante che non porterà un idioma locale è Cipro, dove il Greco è il linguaggio ufficiale e l’inglese è ampiamente parlato.
Tutta la legislazione Ue sarà tradotta in ciascuna delle lingue ufficiali, così da consentirne l’accesso a tutti i 454 milioni di abitanti della gutura Unione allargata. In sede diplomatica, invece, i dibattiti continueranno in inglese, francese e tedesco, con interpreti che useranno solo queste tre lingue.

Alle attuali religioni, cristiane (cattolici, protestanti, calvinisti e luterani) nell’Europa centrale e nordica; greco-ortodosse in Grecia e a Cipro, si uniranno i russi-ortodossi di Estonia, Lettonia e Lituania che dovranno convivere inoltre con le numerose comunità islamiche. Ad esempio quella in Francia dove la religione musulmana rappresenta la seconda fede con 3-4 milioni di adepti.