La Repubblica federale di Germania, in caso di condanna, sarà chiamata a rispondere del risarcimento per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goering” il 18 marzo del 1944 con 140 vittime accertate nel modenese. Lo ha stabilito il Tribunale militare di Verona, nell’udienza di lunedì 24 maggio, accogliendo la citazione dello Stato tedesco quale responsabile civile avanzata dai familiari delle vittime e confermando così la giurisprudenza della Cassazione che nel 2008 per l’eccidio nazifascista di Civitella (Arezzo), ha condannato anche lo Stato tedesco, oltre all’imputato Max Josef Milde, al risarcimento dei danni.
Tra le parti civili, insieme agli 89 familiari delle vittime, al Comune di Palagano, alla Regione Emilia Romagna e all’Anpi, c’è anche la Provincia di Modena, rappresentata a Verona dal presidente del Consiglio Demos Malavasi e assistita dall’avvocato Andrea Speranzoni. «A questo punto – commenta Malavasi – ha ancora maggior significato la richiesta avanzata al Governo affinché ritiri il decreto che sospende le sentenze esecutive in questa materia, in attesa della decisione della Corte internazionale di giustizia dell’Aja. Le stragi naziste sono crimini contro l’umanità e il risarcimento rappresenta un atto dovuto».
Nell’ordinanza del Tribunale di Verona, infatti, si sottolinea come l’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile incontra un limite proprio nella «grave violazione della libertà e della dignità della persona umana» con condotte che possano essere qualificate «come crimini internazionali». E rispetto al decreto del 28 aprile, il Tribunale osserva come la sospensione prevista «operi solo nei procedimenti per l’adozione dei provvedimenti esecutivi o conservativi e non anche con riferimento ai processi penali di cognizione in corso».
Il processo riprenderà martedì 12 ottobre con un intenso calendario di udienze già fissato fino a fine anno, anche quattro alla settimana.
Gli imputati per il reato di concorso in omicidio plurimo pluriaggravato e continuato sono sette: Erich Koeppe, 90 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 87 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 84 anni, soldato della terza compagnia. Gli imputati potrebbero diventare nove nelle prossime udienze quando verrà valutata la posizione dei due caporali Horst Günther Gabriel, 84 anni, e Alfred Lühmann, 85 anni.