A Vignola da più parti si fa pressione affinchè il testamento biologico, o meglio, il registro di tali ultime volontà, divenga realtà come in altri comuni. Mi chiedo se sia compito prioritario di un’amministrazione comunale occuparsi di questioni etiche di questa portata. Soprattutto in assenza di un quadro normativo di riferimento. Facciamo qualche esempio concreto? Ebbene, è in grado un Comune di rendere disponibile in ogni momento, 24 ore su 24, il registro? La necessità di accedere alle volontà di fine vita può essere improvvisa, e in ogni orario. In caso di registro informatico, le amministrazioni sono in grado di garantire la necessaria sicurezza? Infine, quando ci sarà una legge, chi risponderà di eventuali contenziosi su disposizioni di fine vita contrarie alla normativa approvata?
Entrando poi nello specifico dei luoghi della nostra Provincia: nell’Unione Terre di Castelli ci sono urgenze che richiedono una buona amministrazione, concentrata su quelli che sono i suoi compiti principali. Ad esempio: è stato risolto il problema del servizio pasti nelle scuole dell’Unione? Sono stati trovati i fondi per salvare i posti di lavoro degli addetti, contestualmente ai pasti caldi per i nostri figli? Se il problema non è stato ancora risolto, allora mi chiedo, prima di parlare di testamento biologico, a Vignola, o di progetti come il quartiere della sicurezza, da 6,7 milioni di euro, o di orti botanici da 23.000 euro a Castelvetro, o ancora di Poesia Festival, e chi più ne ha più ne metta, penserei bene alla comunità, ai lavoratori e ai bambini, pensando a trovare alcune centinaia di migliaia di euro per pagare stipendi, e pasti caldi nelle scuole. O forse questo argomento è poco urgente? Le famiglie dei lavoratori e dei bambini di tutta l’Unione credo non sarebbero d’accordo.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)