In Emilia Romagna, con un solo accertamento, il fisco ha incassato quasi 650mila euro. A farne le spese, uno stabilimento balneare della riviera ravennate, sottoposto a controllo dall’Agenzia delle Entrate di Ravenna. L’accertamento, partito da un’indagine della Guardia di Finanza, ha riguardato i redditi di impresa dal 2005 al 2007: gli 007 del fisco hanno riscontrato “strane incongruenze” tra i ricavi dichiarati e gli incassi effettivi.
Nel 2005 i redditi dichiarati non arrivano a 50mila euro, per poi raddoppiare nel 2006 fino a toccare quota 280mila nel 2007, ma nonostante questi incrementi, la percentuale di evasione e’ rimasta elevata, come dimostrano le ricostruzioni dell’Agenzia delle Entrate: ben 350mila di reddito accertato nel primo anno, oltre 400mila nel 2006 e quasi 600mila nel 2007. Per risalire ai ricavi reali, i funzionari del fisco hanno utilizzato il metodo ‘analitico-induttivo’: per la spiaggia hanno considerato le attrezzature balneari disponibili, mentre per il bar il consumo di materie prime (rum, gin), determinando cosi’ il numero dei noleggi di ombrelloni e lettini e la quantita’ dei cocktail venduti con i relativi incassi. I rilievi dell’Agenzia hanno convinto anche la societa’ che gestisce l’attivita’, che ha deciso di saldare subito il debito con l’erario evitando il contenzioso tributario.