La Fia ha nostalgia del passato e dal
2008 vuole tornare all’antico: motori V8, cambi e frizioni
manuali, freni standard, poca elettronica, gomma unica. Insomma,
nella formula 1 del futuro ci dovrà essere più pilota e meno
macchina. L’ennesima rivoluzione è stata annunciata dal
presidente Max Mosley con la convocazione dei ‘team principal’
ad una riunione che si terrà il 4 maggio (e se necessario
continuerà anche il 5).
Nella lettera di convocazione sono indicati gli obiettivi del
cambiamento: “migliorare lo spettacolo senza introdurre regole
artificiali; dare maggiore enfasi all’ abilità di guida
eliminando gli aiuti elettronici; ridurre i costi di gestione
delle scuderie; incoraggiare l’ingresso di nuove squadre in
formula uno; fare in modo che si torni a una griglia di partenza
con 24 macchine”. Mosley premette che la Fia è aperta ai
suggerimenti, ma annuncia anche che la proposta finale sarà
presentata all’approvazione del Consiglio Mondiale il 30 giugno
per entrare in vigore dal primo gennaio 2008.
La data è lontanissima per un mondo come quello della
formula 1. Ma è significativa la filosofia espressa da Mosley.
Perché dal punto di vista tecnico equivale ad una conversione a
U: dopo decenni di sviluppo tecnologico estremo, improvvisamente
si cerca di tornare alle corse tra uomini.
Allegate alla lettera di convocazione, tre cartelle in cui
vengono spiegati i dettagli tecnici della rivoluzione che ha
cinque linee guida.
Ecco le principali novità proposte:
MOTORE – Basta con i 10 cilindri da tre litri. La cilindrata
scenderà da 3.000 a 2.400 cc, il frazionamento dovrà essere
V8. I motori dovranno resistere due gran premi e potranno essere
realizzati usando materiali e procedimenti approvati. Vietati i
sistemi di alimentazione ad alta pressione (iniezione diretta
tipo ‘common rail’).
TRAMISSIONE, FRENI, STERZO – I cambi dovranno essere comandati a
mano, così come la frizione. Vietati i differenziali a
controllo elettronico. Vietato il servosterzo. Freni, ferodi e
pinze dovranno essere ‘standard’.
TELAIO – Il peso minimo sarà ridotto di almeno 50 chili “per
eliminare l’uso delle zavorre e ridurre l’energia cinetica in
caso di incidente”. Larghezza ridotta delle gomme anteriori e
maggiorata in quelle posteriore “per consentire una consistente
distribuzione dei pesi senza zavorra, e per aumentare la
resistenza”. La combinazione di gomme e configurazione
aerodinamica dovrà essere definita entro il prossimo 31
dicembre per raggiungere “obiettivi specifici” in termini di
velocità in curva e in rettilineo, nonché di grip e di
prestazioni in frenata.
REGOLE SPORTIVE – Stop alla guerra delle gomme: ci sarà un
fornitore unico, il cui contratto sarà con la Fia. Solo due set
di pneumatici per qualificazioni e gara. Vietato il cambio gomme
in gara (se non in caso di foratura), resterà eventualmente
permesso il rifornimento di carburante ma l’ammontare di benzina
a disposizione sarà contingentato su base annuale. “Drastica
riduzione” dei test, fissando un limite massimo di chilometri
controllato da delegati Fia. Nuovo formato delle qualifiche
(“da discutere con le televisioni proprietarie dei diritti
commerciali”). Vietato l’uso del muletto. Macchine in parco
chiuso per tutta la durata del gp. Ipotesi di consentire
l’allineamento di quattro macchine per costruttore (due
‘ufficiali’, due gestite da nuove scuderie).
NORME GENERALI – Nessuna restrizione alla vendita, al prestito o
allo scambio di telai e componenti tra scuderie. Dodici squadre
iscritte (attualmente sono 10). Abolizione della regola
dell’unanimità per i cambiamenti delle regole tecniche e
sportive. I cambiamenti tecnici approvati a maggioranza dovranno
essere deliberati entro il 30 giugno per entrare in vigore nella
seconda stagione successiva (ad esempio una regola approvata nel
2010 entrerà in vigore nella stagione 2012).