Tre nordafricani arrestati, sequestrati 20 grammi di cocaina purissima, 31.000 euro in contanti, oltre a 5 telefoni cellulari un notebook, materiale e sostanze da taglio: è questo il bilancio di un’operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, denominata “Operazione Codino”, portata a termine, nella serata di martedì 4 maggio, dalla Polizia Municipale di Sassuolo, Formigine e Maranello.
Operando congiuntamente, gli agenti sono riusciti ad individuare un gruppo di extracomunitari di origine marocchina che, da alcuni giorni, svolgevano un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti in tutta l’area del distretto ceramico sia nel modenese che nel reggiano. In particolare, era stata accerta la presenza sul territorio di una partita di cocaina purissima che veniva venduta da alcuni soggetti ad altri connazionali che si occupavano successivamente di tagliarla e di confezionarla in dosi adatte per la vendita al minuto.
Dopo alcuni giorni di appostamenti e pedinamenti, iniziati a Sassuolo nella zona del parco “Le Querce” ed in Via del Tricolore, nel tardo pomeriggio di martedì, gli agenti hanno fatto scattare la trappola.
Al termine di una complessa ed in certi momenti anche movimentata attività, i vigili hanno proceduto a fermare, nel territorio del Comune di Maranello, due persone una delle quali di nazionalità italiana e l’altra marocchina, che avevano da poco acquistato a Sassuolo 20 grammi di cocaina purissima.
Nel contempo, altri agenti personale ha seguito due persone, ritenute a capo dell’organizzazione di spacciatori, fino ad individuare il loro covo, situato in una abitazione in via Cavalieri a Formigine. Una volta vistiti scoperti i due nordafricani (due fratelli provenienti da Casablanca) hanno cercato di darsi alla fuga approfittando dell’oscurità e della pioggia che in quel momento cadeva abbondante in zona.
I vigili, però, dopo un lungo inseguimento sono riusciti ad immobilizzarli e a renderli inoffensivi.
La successiva perquisizione all’interno dell’abitazione, ritenuta la base logistica del gruppo, ha consentito agli agenti di rinvenire e sequestrare una ingente somma di denaro più di 31.000,00 Euro, provento dell’attività di spaccio, parte della quale pronta ad essere nuovamente investita nell’attività illecita, ma anche 5 telefoni cellulari con schede regolarmente attivate, un Notebook utilizzato per conattare i fornitori via internet, in modo da aggirare i sistemi di intercettazione telefonica tradizionali, bilancini di precisione, sostanze da taglio ed altri arnesi comunemente utilizzati da chi è dedito all’attività di spaccio.
Al termine dell’operazione, tre extracomunitari, tutti di nazionalità marocchina, sono stati arrestati e tradotti presso il carcere di Sant’Anna a disposizione della magistratura, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di due fratelli A.S. di 29 anni e Y.S. di 27, originari di Casablanca, e di un loro compaesano H.H. di 30 anni coniugato con una cittadina italiana.
Al vaglio degli inquirenti, ancora, la posizione di due italiani, un complice nell’attività di spaccio, ed il proprietario dell’appartamento di Formigine che dovrà fornire la prova che l’affitto del locale sia avvenuto rispettando le regole in tema di immigrazione, caso contrario, rischierebbe di vedersi confiscato l’appartamento.
Non è la prima volta che nel territorio dei Comuni del Distretto Ceramico la Polizia Municipale sequestra quantitativi di droga, ma mai negli ultimi anni le forze di polizia erano riuscite a sequestrare somme di denaro così ingenti come quella rinvenuta in possesso di questo gruppo di spacciatori.