Home Politica Tangenziale: Melli (Lega Nord) replica al gruppo Uniti per Novellara

Tangenziale: Melli (Lega Nord) replica al gruppo Uniti per Novellara

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In merito alle accuse di voler impedire la realizzazione della tangenziale invito il gruppo di maggioranza ad ascoltare la registrazione della seduta consiliare, non ho mai tirato in ballo la tangenziale ed a una domanda di un vostro assessore ho affermato che la strada non c’entra e che deve proseguire il suo corso come da progetto.

Ciò che ho contestato è l’atto di accordo che cita la rimozione di vincoli di tutela che esulano dalle competenze del comune, anzi esulano dalle competenze provinciali ma sono materia della regione ed addirittura dello stato (essendo le valli tutelate da un decreto ministeriale del 1985).

Il gruppo di maggioranza dovrebbe documentarsi meglio su questi argomenti e gli consiglio di navigare nel sito della provincia dove troverà materiale interessante sulla materia.

Mi rendo perfettamente conto delle necessità della cooperativa CILA e sappiamo che il passaggio della tangenziale penalizzerà il suo fondo come quello di altri cittadini, infatti nel dibattito in consiglio ho puntato il dito sul modo di fare dell’amministrazione e non sulla cooperativa affermando che la CILA diventa anche lei vittima.

In questi anni nonostante le varie osservazioni pervenute dalla provincia, il comune ha continuato ad ignorarle e a lasciare quell’area come ambito adibito a commerciale come se l’amministrazione fosse superiore alla provincia ed alla regione stessa.

Ci sono dei passaggi ben precisi da compiersi prima di svincolare un’area, regole severe da rispettare ed è proprio quello che ho chiesto nel dibattito e non l’improvvisazione che caratterizza questa amministrazione.

E’ proprio questo comportamento da onnipotente dell’amministrazione novellarese che intendo fermare.

Avevo la soluzione atta a salvaguardare i vincoli di tutela senza alcun danno per l’amministrazione ma siccome la questione è arrivata in consiglio con l’atto già firmato ho rinunciato ad esporla.

Chi con arroganza pretende di decidere e fare da solo deve anche accettarne le conseguenze ossia proprio un gran pasticcio dove a farne le conseguenze sono:

• Il territorio comunale che potrebbe vedersi derubato circa 60.000 mq di area verde tutelata qualora con un colpo di mano improvviso venisse tolto il vincolo di tutela

• La CILA stessa che diventa così vittima della questione e viene scaricata dal sindaco che afferma in sostanza che “saranno affari suoi se vorrà costruire lì, la rimozione del vincolo dovrà richiederlo lei”.

• Il consiglio comunale che ha approvato un atto che molti non conoscono e non ne hanno valutato appieno le conseguenze

• Il sindaco che si sottrae al suo ruolo di primo cittadino rinunciando alla tutela e pianificazione del territorio

• Il bilancio comunale che in caso di risposta negativa (ormai scontata) da parte di regione e provincia dovrà sobbarcarsi una maggiore spesa per l’esproprio dei terreni destinati al passaggio della tangenziale.