Il Consiglio comunale di Modena, nella sua seduta di lunedì, ha approvato un ordine del giorno sottoscritto dalle consigliere Ds Beatrice Cocchi, Giovanna Zanolini e Cristina Cavani e presentato in aula da Beatrice Cocchi sul principio della ‘rappresentanza paritaria’.
Il documento è stato votato a pochi minuti di distanza dall’approvazione di un emendamento allo Statuto comunale firmato da numerosi esponenti della maggioranza, con il quale viene sancita la necessità di garantire la presenza di almeno un terzo di donne nella futura Giunta comunale e nelle istituzioni.
“Preso atto che è ancora lunga la strada – si legge nell’odg – per una equilibrata rappresentanza democratica, ritenuto che tale limitata presenza configuri una democrazia non pienamente rappresentativa, in quanto contraddittoria con una presenza crescente e diffusa della donne in tutti gli ambiti sociali ed economici oltre che con la prevalenza femminile nell’elettorato, considerata la necessità di azioni positive delle istituzioni locali tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità tra uomini e donne nella vita sociale, valutate positivamente le azioni mirate a promuovere la presenza femminile nelle assemblee elettive e negli esecutivi, da attuarsi sia con la definizione di regole che stabiliscano la tendenza paritaria, a partire comunque da una quota minima, sia nel dare attuazione all’interezza del vincolo statutario, questo Consiglio auspica la presenza paritaria di entrambi i sessi nelle liste dei candidati, allo scopo di una più equilibrata rappresentanza nei Consigli comunali e di Circoscrizione. Si auspica altresì che i prossimi Consigli comunali e di Circoscrizione perseguano lo scopo di una più equilibrata presenza femminile nelle cariche istituzionali, e che la prossima amministrazione si impegni a favorire l’equilibrata presenza di entrambi i sessi per quanto riguarda le nomine degli enti di secondo livello negli organismi tecnici, nei Consigli delle aziende controllate o partecipate negli Enti del Comune”.