Nonostante la neve dell’ inverno e
l’acqua di primavera, non bisogna abbassare la guardia sul fronte della siccita’. L’appello viene da Coldiretti Emilia-Romagna, che ricorda come gran parte dell’acqua e della neve caduta fino ad oggi e’ andata diretta in mare.
Nonostante nel primo trimestre 2004 i dati della piovosita’ abbiano evidenziato maggiori precipitazioni rispetto alla media in otto province dell’ Emilia Romagna (unica provincia con piovosita’ negativa e’ Piacenza), se nella prossima estate dovessero verificarsi le condizioni siccitose del 2003 – scrive Coldiretti in un comunicato stampa – ”molte zone della regione ne risentirebbero pesantemente”. In particolare, nelle zone che non ”possono contare sull’ acqua del Po e sull’ attingimento di acqua da falda, non sara’ possibile far fronte all’ eventuale carenza idrica”. Si tratta di tutta la fascia della bassa collina e prima pianura, lungo la via Emilia, da Modena a Piacenza, dove ci sono colture importanti, come il pomodoro da industria, la barbabietola da zucchero, i foraggi per gli allevamenti che producono Parmigiano Reggiano. In forti difficolta’ saranno anche le aree della bassa e media collina dell’ area romagnola, dove ormai da anni i fiumi vanno in sofferenza per la carenza d’ acqua. Negli ultimi dieci anni – ricorda ancora l’ organizzazione agricola – la portata media dei fiumi emiliano romagnoli e’ diminuita mediamente del 16%.
”I cambiamenti climatici – ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – hanno portato a una diversa distribuzione delle piogge. Non e’ che piova tanto meno di una volta, ma piove in tempi diversi; percio’ e’ necessario essere previdenti e accumulare acqua nei periodi in cui piove in abbondanza per poterla riutilizzare nei momenti di siccita’. Non e’ un problema solo agricolo. La disponibilità di acqua e’ fondamentale anche per la salvaguardia dell’ ambiente, che rischia il degrado con il ripetersi di situazioni siccitose. La soluzione potrebbe essere una politica di realizzazione di invasi montani per usi plurimi, che ci consenta di utilizzare l’acqua nei periodi di magra sia per usi civili, sia agricoli e industriali”.
La Coldiretti cita anche i dati dell’Arpa (agenzia regionale per l’ ambiente) che evidenzia nei primi tre mesi del 2004 precipitazioni pari a 153,6 mm a Piacenza (-40,2 rispetto alla media stagionale), 238,2 mm a Parma (+21,9); 279,6 mm a Reggio Emilia (+114,6), 334,8 mm a Modena (+154,3); 331,4 mm a Bologna (+170,1), 246,0 mm a Ferrara (+112,1), 174,6 mm a Forli’-Cesena (+21,4), 216,6 mm a Ravenna (+99,3), 161,4 mm a Rimini (+25,7).