A marzo l’inflazione si ferma al 2,3%. Lo rende noto l’Istat confermando la stima provvisoria. Su base mensile, invece, l’indice dei prezzi è al consumo ha registrato un aumento dello 0,3%.
Sul dato di marzo, spiegano i tecnici dell’Istat, incidono in maniera determinante gli aumenti dei prezzi delle sigarette: l’indice dei prezzi al consumo senza considerare i tabacchi è infatti in discesa, dal 2,3% di febbraio al 2,1% di marzo, il livello più basso dal gennaio del 2000. L’unica variazione negativa ha riguardato il capitolo comunicazioni che ha segnato un calo dell’1,6%.
Su base annua, invece, gli incrementi più elevati si sono registrati nelle bevande alcoliche e tabacchi (+12,6%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,7%) e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (%3,2%). Anche in questo caso, l’unica variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo comunicazioni (-6,3%).