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Marano: apre al pubblico il parco faunistico di Festà

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Pasqua e Pasquetta tra cervi, daini, caprioli, mufloni e cinghiali. Oggi e domani è aperto al pubblico il Parco Faunistico di Festà, in Comune di Marano. Aperto anche il prossimo 25 aprile e il primo maggio.


Fino ad ottobre, diverse specie di animali selvatici dell’Appennino, tra cui decine di coppie di mufloni con prole, potranno essere osservati da vicino.
Il Parco faunistico, che compie sei anni di vita, si presenta nell’anno 2004 con il Centro visita e l’ingresso nell’antico borgo di Festà, consentendo così la visita al centro faunistico da un punto panoramico.

Il borgo di Festà – a poco più di mezzora sia da Modena sia da Bologna – si trova, superato Marano sul Panaro, in cima ad una collina a quattro chilometri dal bivio di Casona sulla fondovalle Panaro in direzione Festà-Coscogno Pavullo.
Nel borgo di Festà c’è il punto informazione e ingresso al Parco in cui è collocata anche la biglietteria: in quest’area vengono fornite tutte le indicazioni necessarie, organizza per comitive visite e escursioni guidate e distribuisce materiale tecnico e divulgativo dell’area.
Il biglietto d’ingresso è di lire 5 Euro per gli adulti, 3,50 Euro per i ragazzi e sotto i 6 anni è gratuito. Il prezzo per i gruppi di studenti è di 5 Euro e comprende ingresso e accompagnatore. Il Parco è aperto tutti i giorni festivi (dalle 9 alle 19) mentre è accessibile per i gruppi tutti i giorni dell’anno con prenotazione, si segnala la presenza di barriere naturali.
Per informazioni rivolgersi a Coop Festà Natura, tel. 059 703015 o scrivere all’indirizzo e-mail.

Oltre 100 gli animali selvatici ospitati che si muovono in una area di cento ettari sulle colline dell’Appennino modenese – possono essere osservati e studiati da chiunque desideri passare una giornata all’aria aperta e non teme salire scendere per sentieri oppure realizzare escursioni in una area naturalizzata di boschi e pascoli: infatti il sentiero principale che attraversa, da nord a sud, il Parco è di oltre tre chilometri passando dai 250 metri ai quasi 600 della vetta.

Il Parco oltre a rappresenta un’occasione unica per osservare cervi, daini, caprioli, mufloni e cinghiali consente anche di avvistare rapaci. Oltre a queste specie si possono trovare: la lepre, la volpe, il fagiano, la pernice rossa, la starna, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il picchio verde e la gazza. Si tratta una realtà dinamica, idonea alla divulgazione didattica e partecipa al Circuito di Fattorie Aperte e didattiche promosso dalla Provincia di Modena, per i giovanissimi e giovani, che si dedicano allo studio della biologia di specie animali autoctone poiché nel Parco faunistico sono presenti esclusivamente animali selvatici presenti in Appennino. Il paesaggio naturale è dominato da ampi spazi aperti, pascoli e pendii con boschi di Roverella e Orniello mentre da un punto di vista floreale è possibile trovare: il prugnolo, la ginestra, il ginepro, il biancospino, il rovo, il pero e ciliegio selvatico, la rosa canina nonché la peonia (in fioritura) e l’orchidea selvatica.