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Strage di Monchio: unificato il processo

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Sono stati unificati i due tronconi del processo al Tribunale militare di Verona per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti il 18 marzo del 1944. E’ stato stabilito nell’udienza di mercoledì 24 marzo nel corso della quale è stato integrato anche il numero delle vittime accertate portando il totale a 140 morti nel modenese (le due “novità” riguardano Adelmo Sassatelli e Adele Cornetti), mentre un’altra ventina furono le vittime sul versante reggiano di Civago, Cervarolo e Villa Minozzo.

Gli imputati per il reato di concorso in omicidio plurimo pluriaggravato e continuato sono quindi sette (sei dal primo troncone, uno dal secondo), tutti militari della divisione “Herman Goering”, che potrebbero però diventare nove già nella prossima udienza in programma lunedì 19 aprile quando, con l’inizio del contradditorio, nel corso dell’istruttoria verrà valutata la posizione dei due caporali Horst Günther Gabriel, 84 anni, e Alfred Lühmann, 85 anni.

Gli attuali imputati sono: Erich Koeppe, 90 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 87 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 84 anni, soldato della terza compagnia.

Nel corso dell’udienza è stata anche verificata la costituzione di 87 parti civili tra le quali la Provincia di Modena, rappresentata a Verona dal presidente del Consiglio Demos Malavasi e assistita dall’avvocato Andrea Speranzoni, il Comune di Palagano, la Regione Emilia Romagna e l’Anpi provinciale di Modena, oltre a numerosi parenti delle vittime.

I testimoni iscritti nella lista del Pubblico ministero sono 123, in gran parte ex militari e parenti delle vittime, mentre 90, ma in parte coincidenti, sono quelli previsti dalle parti civili.