Aids in Emilia-Romagna: i casi
calano a Bologna, Parma, Piacenza, Ferrara, Forlì e Ravenna;
aumentano a Reggio Emilia, Modena e Rimini. “Non bisogna cantar
vittoria – dicono Fernando Aiuti, presidente Anlaids, e
Francesco Chiodo, presidente Anlaids Emilia-Romagna – perché
l’Aids fa ancora paura. Aiutateci a sconfiggerlo portando a casa
il Bonsai che torna sulle piazze dell’Emilia Romagna da venerdì
9 al giorno di Pasqua”.
L’annuncio in una conferenza stampa di Aiuti a Roma, in
occasione della presentazione di un’indagine fra oltre duemila
studenti delle Scuole superiori di Roma.
Secondo il Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto
Superiore di Sanità, in Emilia-Romagna i casi nel 2003 sono
stati 144 (nel 2002 erano stati 154): a Bologna nel 2003 si sono
registrati 25 casi, a Parma 13, a Piacenza 5, a Reggio Emilia
17, a Modena 20, a Ferrara 10, a Forlì 15, a Rimini 20 e a
Ravenna 19. E così l’Emilia-Romagna, nell’Italia dell’Aids, è
terza con i suoi 5129 casi dall’inizio dell’epidemia, nel 1982,
al 31 dicembre 2003. Una nota positiva: fra i quattro bambini
ammalati in Italia nel 2003 nessuno risiede in Emilia-Romagna. I
casi pediatrici dall’inizio dell’epidemia al 31 dicembre 2003 in
Emilia-Romagna sono 68, gli ultimi due risalgono al 2001,
rispetto ai 733 del totale nazionale.