Il 33% degli italiani che si metteranno al volante durante il periodo pasquale si sente vittima dello stress da viabilità e vede con un disagio misto a
paura e irritazione l’imminente partenza in auto. E’ questo il risultato di una ricerca condotta su 500 individui dallo psicoantropologo Massimo Cicogna, presidente dell’Ipsa, Istituto internazionale di studi transdisciplinari.
A pochi giorni dall’esodo pasquale però, a differenza di chi è obbligato ad usare l’auto, i vacanzieri hanno dalla loro le carte vincenti per
scaglionare al meglio le partenze, utili per poter porre un argine al comunque inevitabile stress.
Il 35% ha infatti deciso che partirà in orari diversi da quelli previsti dall’esodo, principalmente la notte e all’ora di pranzo; il 25% userà mezzi alternativi (aereo e treno i più
gettonati); il 23% si limiterà ad informarsi sui calendari delle vacanze intelligenti per individuare poco prima della partenza il momento migliore per mettersi in auto.
Tra le categorie che maggiormente si sentono vittime dello stress da viabilità, la classifica è guidata dai weekendisti
(20%), seguiti dai pendolari (15%), dai tassisti (14%), forzati delle vacanze (13%), commessi viaggiatori (11%), vip (10%), camionisti (8%) e casalinghe (7%). Il 40% degli interpellati ha
dichiarato di trovarsi coinvolto in media ogni mese in 21-30 code: la gran parte di questi (il 23%) in cosiddette code fantasma, il 20% in code per traffico intenso, il 18% per lavori in corso, il 16% per incidenti.
Riguardo le informazione ben il 30% degli intervistati dichiara di trovarle insufficienti, il 20% di non ascoltarle mai, il 19% di non riuscire a capirle e solo l’8% dichiara di
darvi ascolto.