Home Appennino Modenese Nota Ausl circa la riorganizzazione degli ambulatori di medicina legale a Montefiorino,...

Nota Ausl circa la riorganizzazione degli ambulatori di medicina legale a Montefiorino, Pievepelago e Frassinoro

# ora in onda #
...............




La riorganizzazione di alcuni servizi sul territorio, in particolare nei comuni di Montefiorino, Pievepelago e Frassinoro, attuata dal primo gennaio di quest’anno, non riduce in alcun modo la qualità e la quantità dei servizi forniti dall’Azienda sanitaria alle persone con disabilità. Sotto questo profilo il servizio è identico a prima; inoltre va ricordato che per coloro non hanno la possibilità di spostarsi, come avveniva anche in passato, le visite vengono effettuate a domicilio, su appuntamento.

Rispetto a tutti gli altri servizi, come il rilascio del porto d’armi e della patente di guida, va chiarito che si tratta di certificazioni che non sono fornite in modo esclusivo dall’Azienda sanitaria; per i cittadini esistono cioè delle alternative idonee e facilmente raggiungibili. Esemplare è il caso delle patenti di guida: in questo caso qualunque Scuola Guida può fornire identica documentazione con costi a loro volta analoghi rispetto a quelli che si sosterrebbero rivolgendosi all’Azienda Usl di Modena.

Vanno infine aggiunte due importanti informazioni che aiutano a comprendere ancora meglio i motivi di alcune scelte organizzative, applicate, esattamente con la stessa logica, in tutta la provincia. Ogni anno l’Azienda USL compie un accurato monitoraggio delle richieste ricevute dai cittadini per cercare di dare risposte adeguate, sia nei tempi, sia nei modi, e al tempo stesso utilizzare al meglio le risorse umane di cui dispone.

In proposito va segnalato che presso gli ambulatori di Pavullo, Fanano e Pievepelago, nel 2009, le ore d’apertura al pubblico sono state 328; circa il 20% di queste non sono state, di fatto, utilizzate per l’esiguo numero di richieste.

Infine, va aggiunto che, in applicazione del Regolamento regionale 23 dicembre 2008, n. 2 che prevede “Ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”, sono state abrogate alcune certificazioni che non hanno fondamento scientifico e utilità pratica. Il risultato è che si è ridotto in modo sensibile il numero di certificazioni da produrre.