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Pavullo: centinaia di prodotti sequestrati dai carabinieri perchè illegali in attività gestite da commercianti cinesi

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Nel pomeriggio di sabato, la Compagnia Carabinieri di Pavullo nel Frignano ha dato corso a simultanei controlli e verifiche amministrative a carico di numerose attività commerciali gestite da cittadini cinesi, più precisamente attività di vendita al dettaglio di prodotti per la casa, piccoli elettrodomestici, prodotti per la cura della persona, abbigliamento ed accessori, vale a dire di quella vastissima gamma di prodotti di consumo comunemente noti col nome di “cineserie”.Nel corso del servizio coordinato, i Carabinieri hanno accertato e contestato ai proprietari dei negozi, tutti cinesi residenti tra Pavullo e Vignola, sia violazioni di norme penali afferenti la messa in vendita di prodotti pericolosi nonché pelletteria ed accessori con griffe contraffatte, sia violazioni alle norme amministrative indicate nel codice del consumo.

I militari hanno rinvenuto e sequestrato, sugli scaffali e nei magazzini adiacenti ai negozi, centinaia di confezioni di cosmetici illegali, piccoli elettrodomestici per la cura della persona, tutti non conformi alle normative comunitarie; numerosi laser pointer di potenza nominale classe 3^, di cui tanto si parla in questi giorni per l’indebito utilizzo al quale spesso e volentieri si ricorre, laser pointer del genere proibito così come indicato all’art. 1 della Ordinanza del Ministero della Salute del 16.07.1998, ed ancora, centinaia di occhiali da vista premontati privi di qualsivoglia prescrizione oltre che di marchio CE che ne certifica la genuinità del prodotto, così come decine e decine di giocattoli considerati pericolosi poiché non rispondenti alle specifiche prescrizioni indicate nel D.Lgs. 313/91. Sono state rinvenute e sequestrate anche numerose cinture con griffe contraffatte di Armani Jeans, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, ecc..

Il servizio, al quale hanno partecipato 20 militari, ha consentito di far immettere in commercio la merce sequestrata, potenzialmente pericolosa per la salute degli utenti. Quattro cinesi, responsabili di altrettanti negozi, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Modena, mentre altri 3 cinesi, proprietari di analoghe attività commerciali sono stati sanzionati in via amministrativa e segnalati alla Camera di Commercio di Modena.