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Reggio: gli affreschi di Giovanni Giarola esposti al pubblico nella Sinagoga di Reggio

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Il Comune di Reggio Emilia (Assessorato Progetti Speciali UdP Città storica e assessorato Cultura e Università – Musei civici), la Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con il Rotary Club di Reggio Emilia e Insieme per il Teatro promuovono per domenica 21 febbraio un autentico evento culturale, una proposta straordinaria che coniuga l’ascolto della parola sacra e la visione dell’arte.

Nel suggestivo scenario della Sinagoga di Reggio Emilia, alle ore 18, verranno presentati gli affreschi di Giovanni Giarola (not. 1529-1557) provenienti da palazzo Brami. Acquistati dai Musei civici nel 2008, oggi fanno parte della collezione della Galleria Fontanesi e per la prima volta vengono esposti al pubblico.

Le Storie di Abramo, questo è il tema rappresentato nelle otto scene affrescate, verranno svelate una dopo l’altra dalla voce narrante di Giovanni Lindo Ferretti che leggerà dal libro della Genesi il brano a cui ogni scena del ciclo si riferisce, accompagnato dal violino di Ezio Bonicelli e dalla fisarmonica di Mirco Ferrarini che eseguiranno musiche tradizionali ebraiche.

Dopo questo momento lirico, seguirà il commento storico artistico di Alessandra Bigi Iotti, autrice insieme a Giulio Zavatta dell’articolo Il fregio con le Storie di Abramo di Giovanni Giarola in palazzo Brami a Reggio Emilia: una recente acquisizione per i Musei Civici della città pubblicato sulla rivista “Taccuini d’arte” (Reggio Emilia 2009).

Lo studio ricostruisce la storia critica di questo prezioso ciclo che solo nel 1985 viene attribuito da Pirondini a uno dei più celebrati artisti del Cinquecento reggiano rimasto tuttavia sconosciuto ai più, Giovanni Giarola, che lavora nella sua città natale assimilando la lezione di Correggio e della scuola di Parma e in secondo tempo quella di Nicolò dell’Abate.

Il fregio di palazzo Brami è composto da otto scene, di cui una divisa in due parti mancanti della porzione centrale, e da un frammento che è l’unico superstite della decorazione che era frapposta tra una scena e l’altra. L’intero affresco si trovava nel salone al piano nobile dell’edificio sito in via Emilia San Pietro, rimossi dalla loro collocazione originaria vennero a lungo conservati in un locale della stessa residenza fino all’acquisto da parte del Comune di Reggio Emilia.

Gli affreschi in seguito saranno allestiti nel percorso delle collezioni dei Musei Civici.

Ingresso libero e limitato ai posti disponibili.

Nato nel 1953 a Cerreto Alpi (Reggio Emilia), Giovanni Lindo Ferretti ha trascorso molti anni qua e là per l’Italia e per il mondo: fondatore e animatore di gruppi punk-rock d’avanguardia fra i più noti, da pochi anni è “tornato a casa”, come ha dichiarato lui stesso in un’intervista, cioè alle origini cattoliche, ai valori della tradizione e alle sue radici montanare. Lo studio delle sacre scritture e la lettura approfondita di scritti teologici hanno caratterizzato l’attività degli ultimi anni.

INFO: Musei civici – tel 0522 456477.