In relazione all’operazione congiunta di lunedì notte tra Pm territoriale di Carpi per opera del comandante Tangerini, del commissario Messina della PS e di operatori dell’Inps sui laboratori del tessile cinesi l’assessore alla Sicurezza e Vicesindaco Lorena Borsari precisa:
sin dall’estate scorsa abbiamo reso noto gli esiti dei controlli diurni di Pm ed Inps svolti negli orari di lavoro presso ditte tessili a conduzione cinese, anche al fine di verificare la veridicità di talune asserzioni politiche d’opposizione, oltre che del quotidiano lavoro degli agenti che si svolge regolarmente anche senza diffusione di dati. Alla luce dell’operazione pianificata dal nostro Comando territoriale di Pm stavolta in orari notturni, dalle 20 all’1 di notte, coordinandosi necessariamente col locale Commissariato di PS mediante una decina di agenti interforze, è risultato evidente dai risultati (su 4 laboratori denunciati 5 operai non in regola, numerose violazioni Inps, ma nessun clandestino) che la costante azione di controllo messa in campo in tutti questi mesi ha dissuaso le ditte dal violare le regole, ma anche che la crisi economica si fa sentire ovunque, nonostante le rassicurazioni del Governo. Infatti 2 dei laboratori erano chiusi e gli altri 2 vedevano attivi al lavoro pochi operai cinesi solo sul 10-20% dei macchinari presenti. L’esiguità delle commesse odierne non avrebbe richiesto certamente di richiamare personale aggiuntivo, per di più clandestino. Se mai preoccupano le possibili nuove ed alternative iniziative economiche aperte recentemente e in modo massiccio dai cinesi su esercizi commerciali locali (bar).
Cade così la tesi delle minoranze che folle di clandestini rubano il lavoro ai nostri operai. Ciò nonostante vanno perseguiti costantemente i controlli quotidiani anche notturni, come in questo caso, esempio di ottima collaborazione e coordinamento con la Polizia di Stato a cui va il ringraziamento per la disponibilità e professionalità dimostrata, come anche nell’occasione del rinvenimento ad opera della nostra Pm di una apparecchiatura di clonazione Bancomat in una filiale bancaria cittadina.
I controlli infatti proseguiranno su questo esempio di Carpi anche in tutto il territorio delle Terre d’argine.