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Metalmeccanici Rimini: Fim e Uilm denunciano atti di intimidazione da Fiom

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Questa mattina nel corso delle assemblee indette unitariamente da Fim Fiom Uilm alla Scm di Rimini, con all’ordine del giorno l’illustrazione dell’accordo unitario sulla Cigs, una parte di lavoratori attivisti della Fiom Cgil ha invitato a cacciare i segretari nazionali della Fim Cisl Bentivogli e della Uilm Uil Azzaro.

Successivamente i lavoratori hanno voluto svolgere l’assemblea nel piazzale dell’azienda, e, allorquando il segretario della Fim Bentivogli ha espresso l’intenzione di partecipare all’assemblea, alcuni militanti della Fiom Cgil hanno iniziato a insultarlo, spintonandolo, al fine di cacciarlo dal perimetro aziendale.

Incurante di ciò il segretario regionale della Fiom Cgil dell’Emilia Romagna, Giovanni Scaltriti, ha proseguito la sua assemblea separata senza prendere posizione e senza condannare il grave episodio; così come, nonostante l’episodio sia accaduto alla luce del sole e di fronte a tutti, gli altri dirigenti della Fiom presenti hanno omertosamente affermato di non aver visto nulla.

“Ciò che è accaduto oggi – commenta Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl – è il prodotto di un settarismo ideologico gravissimo seminato in questi mesi dai dirigenti della Fiom, che pretenderebbero il monopolio assoluto delle opinioni e del diritto di parola in assemblea; proprio loro che si riempiono la bocca di democrazia. Comprendiamo altresì che sarebbe stato difficile per la Fiom, dopo averlo condannato, spiegare ai lavoratori di aver sottoscritto unitariamente al Ministero del Welfare lo stesso accordo che Fim e Uilm in maniera separata avevano già sottoscritto il 4 gennaio a Thiene in un’azienda dello stesso Gruppo”.

(Ufficio Stampa Fim-Cisl Rimini)