Si chiama Marconi Express la società che si occuperà della progettazione, realizzazione e gestione del people mover di Bologna, l’infrastruttura che dal 2013 garantirà un rapido collegamento tra i due principali nodi trasportistici d’interscambio – l’Aeroporto Internazionale Guglielmo Marconi e la Stazione Ferroviaria Centrale – creando i presupposti per una revisione della mobilità e significative opportunità di crescita per la città.
Il people mover, infatti, sul versante urbano, accompagnerà il piano di sviluppo residenziale della zona del Lazzaretto, polo univeristario in espansione, e contribuirà anche a rafforzare sensibilmente la collocazione della città nel contesto della mobilità nazionale.
La società per azioni Marconi Express è stata costituita oggi dal CCC, il Consorzio Cooperative Costruzioni che nel maggio 2009 si è aggiudicato la gara indetta dal Comune di Bologna, e da ATC, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico urbano ed extraurbano nei bacini di traffico di Bologna e Ferrara.
Marconi Express, nata dalla sinergia di due realtà rilevanti nei rispettivi ambiti, riassume in sé le competenze della grande impresa che progetterà e costruirà l’innovativa infrastruttura ed il necessario know-how del soggetto che gestisce la mobilità nel tessuto urbano, con un approccio intermodale in differenti sistemi di trasporto delle persone.
L’assetto societario prevede inizialmente, nella fase di progettazione e costruzione, il CCC come socio maggioritario – che assegnerà i lavori alla Coop Costruzioni di Bologna, alla CESI e al CIPEA – e, successivamente, un anno dopo l’avvio dell’esercizio, il passaggio della quota di maggioranza ad ATC.
Il Consiglio d’Amministrazione della società Marconi Express è composto da 5 membri che, secondo quanto stabilito dai Soci nei patti parasociali, non ricevono compensi per gli incarichi ricoperti.
Presidente della società è l’Ing. Rita Finzi che ha dichiarato: “Il people mover è un’ infrastruttura urbana innovativa, realizzata in finanza di progetto, che contribuirà a far crescere la competitività dell’intera area metropolitana, ma rappresenta anche un importante sforzo ed impegno imprenditoriale delle forze economiche che operano su questo territorio”.
“Per Bologna, già importante nodo ferroviario dell’Alta Velocità con collegamenti oggi rapidissimi con le principali città italiane” ha dichiarato il Presidente di ATC, Francesco Sutti “il people mover rappresenterà un fattore di crescita anche per l’Aeroporto Marconi, destinato ad allargare la propria posizione strategica per diventare, nello scenario dei prossimi anni, uno scalo di riferimento per il centro-nord della penisola”.
L’investimento complessivo per la realizzazione people mover di Bologna è di 95,2 milioni di euro, coperti per 27 Mil/¤ (IVA compresa) dalla Regione Emilia-Romagna, per 2,7 Mil/¤ (IVA esclusa) dalla Società Aeroportuale e per la restante parte dalla finanza di progetto.
L’infrastruttura, della lunghezza totale di 5,1 km, avrà due capilinea, “Aeroporto” e “Stazione Centrale”, ed una stazione intermedia “Lazzaretto” posta a metà del percorso, dove saranno dislocati il Posto di Comando Centralizzato, che gestirà l’esercizio della linea, il centro di manutenzione e gli impianti di alimentazione elettrica.
Si tratta di un sistema ad automazione integrale senza conducente, progettato in modo da garantire la massima sicurezza grazie ad un Controllo Automatico dei Veicoli, costituito da sistemi di guida, protezione e controllo da tempo sperimentati nelle ferrovie e nelle metropolitane e nei sistemi di people mover già in esercizio nel mondo.
Il sistema di automazione si basa su dispositivi che consentono di rilevare la posizione del veicolo del people mover e la trasmissione dei dati che regolano le velocità ammesse in funzione della situazione della linea.
Il controllo e la comunicazione terra-bordo avverranno attraverso un sistema di telesorveglianza a circuito chiuso ed apparecchiature di diffusione sonora per messaggi da/per la centrale di controllo.
Un software specifico per la gestione delle emergenze consentirà di gestire in tutta sicurezza eventuali anomalie che dovessero verificarsi durante la marcia dei mezzi, come per esempio un’improvvisa sospensione della corrente elettrica.
Il people mover è un sistema di trasporto innovativo su monorotaia che, per la maggior parte del tracciato, si snoderà su viadotto, eccetto un sottopasso ferroviario, il ponte sull’autostrada e il sovrappasso sul fiume Reno. I rotabili saranno alimentati elettricamente utilizzando la corrente continua a 750 V, come i filobus, con conseguente azzeramento delle emissioni inquinanti in ambito urbano nonché riduzione del rumore e delle vibrazioni rispetto al rotolamento su ferro proprio delle tramvie e delle ferrovie, grazie all’utilizzo di veicoli gommati. In ossequio all’attenzione per l’ambiente, il people mover ospiterà lungo il suo percorso anche pannelli fotovoltaici utili a generare energia. Soluzioni innovative consentono poi, in fase di frenata, di accumulare energia che viene riutilizzata per le ripartenze dei mezzi e, in caso di assenza di alimentazione dalla rete, per permettere ai veicoli il completamento del percorso a velocità ridotta.
Il sistema avrà una capacità di trasporto di 560/570 passeggeri all’ora per direzione (in fase di start-up 400/420 circa) ed utilizzerà veicoli di tipo bidirezionale con treni da 50 posti della lunghezza di circa 17 metri; il people mover coprirà il percorso Stazione-Aeroporto in meno di 7 minuti e mezzo.
Il progetto è della Società di Ingegneria STS con la consulenza per l’architettura dello Studio Iosa Ghini.
L’avvio dell’esercizio è previsto alla fine del 2013. La domanda stimata parte da circa 1 milione di passeggeri annui del 2014, fino ai 2,1 milioni del 2044.