Home Economia Reggio: l’Assemblea dei soci Act approva i bilanci 2008 e 2009

Reggio: l’Assemblea dei soci Act approva i bilanci 2008 e 2009

# ora in onda #
...............




autobus_actL’Assemblea dei Soci di Act, nella seduta di giovedì 10 dicembre, ha approvato i bilanci 2008 e 2009, ha nominato come suo presidente pro tempore Graziano Delrio, sindaco del comune di Reggio Emilia (detentore del maggior numero di quote in Act) e come segretario Michele Vernaci (direttore generale di Act), mentre ha rinviato alla prossima Assemblea, prevista per gennaio, la discussione sull’adeguamento tariffario (2010-2011) e sull’aumento del contributo chilometrico da parte degli Enti Soci per la qualificazione e lo sviluppo del servizio.

L’Assemblea ha altresì espresso la volontà di andare a discutere entro marzo 2010, in tutti i Consigli comunali e in quello provinciale, le proposte strategiche del trasporto e della mobilità sostenibile per il 2014, unitamente a un progetto di ristrutturazione della rete dei servizi per aumentare efficienza ed efficacia del TPL (Trasporto Pubblico Locale) nel bacino provinciale di Reggio Emilia.

Il bilancio 2008 si è chiuso con un disavanzo di 4,2 milioni di euro, che non grava sui bilanci dei Comuni perché interamente coperto da riserve, anche in considerazione del fatto che i benefici del conferimento del ramo ferroviario in FER sono entrati in Act il primo gennaio 2009.

Il bilancio 2009 (approvato come preventivo, ma di fatto si tratta di un preconsuntivo) chiuderà verosimilmente con un risultato positivo di circa 5 milioni di euro, che consentirà all’Azienda di ripristinare le riserve utilizzate nel 2007 e nel 2008.

Con il 2010, terminata la ristrutturazione di Act con il conferimento del ramo gomma alle società di produzione del servizio di TPL (AE Autolinee dell’Emilia Spa e TIL Trasporti Integrati Logistica Srl), il bilancio di Act-Agenzia Locale per la Mobilità sarà definitivamente in equilibrio.

Le maggiori sofferenze economico-finanziarie di questi anni sono state prodotte essenzialmente dalla consistenza degli oneri finanziari (che andranno ad esaurirsi con il versamento della ricapitalizzazione entro il 31/12/2010) e dal costo del TPL (- 3,6 milioni di euro), determinato da costi di produzione e manutenzione ancora alti, da tariffe inferiori alla media regionale, dalla evasione dei titoli di viaggio, ma soprattutto da un servizio che dovrebbe arrivare a trasportare almeno il 20% in più di passeggeri.

La lotta all’evasione, reimpostata nei mesi scorsi, sta dando buoni frutti (sia in termini di sanzioni che di campagna abbonamenti) e prenderà nuovo e definitivo slancio con l’entrata in funzione di Stimer, la bigliettazione elettronica unica in tutta la Regione Emilia-Romagna (2010).

A Reggio Emilia, comunque, il calo di utenza si attesta attorno al – 4% (contro una media regionale di – 8%) e l’ultima indagine di Customer Satisfaction sul servizio di TPL reggiano segnala un buon gradimento da parte degli utenti, pari all’82%.

Il vero problema – per raggiungere l’equilibrio economico-gestionale del TPL – resta quello di ridurre i chilometri improduttivi percorsi annualmente e trasportare un maggior numero di passeggeri (da 17 a 20 milioni) garantendo insieme il diritto alla mobilità e una maggiore efficacia del servizio che attragga nuovi utenti.

A tali obiettivi deve traguardare il progetto di ristrutturazione della rete e il piano industriale di Autolinee dell’Emilia, in corso di redazione.

“La discussione nei Consigli ci aiuterà a fare le giuste scelte e a cominciare già nella seconda parte del 2010 a vedere novità nel trasporto pubblico di Reggio e Provincia”, ha dichiarato il presidente di Act Angelo Malagoli.

“Con una ristrutturazione adeguata della rete e aggredendo definitivamente le inefficienze del sistema – ha sottolineato Malagoli – si prevede di raggiungere l’equilibrio di bilancio anche del TPL in tre anni. Potrà dirsi allora concluso un processo che in tre anni (2008-2010) ha trasformato il vecchio monopolio pubblico in un sistema fondato su un regolatore pubblico (Act) senza più gestioni e conflitti d’interesse, e imprese industriali autonome che si muoveranno sul mercato in modo del tutto conforme alla legislazione (nazionale e regionale) vigente, compreso l’ultimo decreto legge n. 135/09”.