La mostra su “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione”, allestita al Foro Boario (via Bono da Nonantola 2) a Modena, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dalla Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, protrarrà la sua durata anche oltre le festività natalizie.
In considerazione del grande afflusso di pubblico, oltre 7.000 visitatori nelle tre settimane di apertura, e della insistente richiesta di prenotazioni che continuano a giungere dalle scuole modenesi, e non solo, (sono ancora 40 quelle in lista di attesa) gli organizzatori grazie alla sensibilità dimostrata ancora una volta dalla Fondazione Cassa di Risparmio hanno deciso un calendario di apertura straordinario: dal 13 al 20 dicembre 2009 e dal 3 al 24 gennaio 2010.
Intanto all’interno della mostra prosegue il ciclo di conferenze dedicate alle tematiche dell’evoluzione. Sabato 12 dicembre alle ore 15.00 presso la Saletta della Mostra al Foro Boario (via Bono da Nonantola 2) a Modena si terrà un nuovo appuntamento nel corso del quale il dott. Paolo Serventi del Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia affronterà il tema “Dai pesci ai rettili: la conquista delle terre emerse”.
“I primi pesci – afferma il dott. Paolo Serventi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – compaiono nel Cambriano ben 520 Milioni di anni fa. Agli inizi sono creature semplici, piccole, vermiformi e senza una bocca articolata. Tuttavia nel corso di poco più di 100 M.a. compaiono pinne, una bocca articolata e uno scheletro dapprima cartilagineo, come quello degli squali e poi ossificato in fosfato di calcio (gli Osteitti). Nell’evoluzione animale di fondamentale importanza è il Devoniano (416-360 M.a.). In questo periodo un gruppo di pesci appartenenti ai Crossopterigi inizia a evolversi: al posto della vescica natatoria compaiono i polmoni, le pinne si modificano in arti e così via; la loro comparsa sarà il “trampolino di lancio” per l’origine dei Tetrapodi, i primi vertebrati terrestri. Gli anfibi, rane, salamandre, tritoni, conquistano le terre emerse pur rimanendo legati agli ambienti umidi dovendo deporre le proprie uova in acqua. Bisognerà aspettare la fine del Carbonifero, poco più di 300 M.a., per vedere la comparsa di nuovi animali che si svincoleranno definitivamente dall’acqua grazie ad una nuova <fondamentale> scoperta: l’uovo amniotico. Questi animali sono i rettili che, grazie a questa nuova <invenzione>, si adatteranno a tutti gli ambienti, evolvendosi successivamente in mammiferi e dinosauri”.
L’esposizione, ad ingresso libero, e che nei giorni di apertura ha in programma percorsi di visite guidate, attività didattiche per le scuole, incontri e dibattiti, è suddivisa in 4 sezioni: Darwin e Modena – storia di uno scienziato e divulgazione di un’idea; Darwin naturalista – gli organismi, i contenuti e la loro distribuzione; Darwin geologo – le rocce, i fossili ed il tempo dell’evoluzione e Darwin biologo – osservare la natura per capire l’evoluzione.
Lo stile della mostra si sta facendo apprezzare per il suo carattere divulgativo, ma rigoroso, e per la scelta degli approfondimenti proposti attraverso le sue sezioni, che ne consentono una lettura a più livelli. Il percorso espositivo si sta rivelando adatto ad un pubblico di interessati e di curiosi, non necessariamente di addetti ai lavori e, in particolare, di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Per prenotare le visite guidate e per maggiori informazioni, rivolgersi alla e-mail telefono 366 2016111 oppure visitare il sito Darwin a Modena.