La Giunta comunale di Carpi nella seduta di lunedì 30 novembre ha approvato alcune importanti deliberazioni: in primis una serie di interventi di restauro di immobili vincolati e siti nel centro storico (spesa complessiva 100 mila euro). Gli interventi (che saranno realizzati nel corso del 2010) interesseranno i seguenti edifici: Tribunale (recupero urbano dell’area esterna e sistemazione di tratto di fognatura), scuola media “A. Pio” (tinteggiatura interna di parte dei locali e manutenzioni varie), Castello dei Ragazzi (restauro dei pavimenti in legno), Portico di San Nicolò (restauro del pavimento in cotto), succursale scuola media “A. Pio” (protezioni in cristallo degli affacci e modifica rampe in cristallo), infine il Centro “L’Abbraccio” (tinteggiatura prospetto su via Bellentanina e interventi vari).
La Giunta ha poi dato l’ok a interventi urgenti di consolidamento strutturale e restauro della Torre campanaria della Sagra, per una spesa complessiva di euro 380.000. Questa opera è finalizzata a completare il recupero di un edificio che rappresenta uno dei più importanti monumenti di Carpi, nel rispetto del patrimonio storico-artistico rappresentato dall’edificio stesso, e che già l’anno scorso era stato oggetto di opere urgenti. I tempi di esecuzione ipotizzabili dovrebbero aggirarsi intorno ai 7-8 mesi, partendo con i lavori a marzo-aprile del prossimo anno. La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ha finanziato questo progetto con 300 mila euro.
Approvato infine anche il progetto del primo stralcio di lavori di riqualificazione urbana di Piazza Martiri, riguardanti pavimentazione e arredi del rialzato. La somma messa a disposizione è di euro 300.000 ed è finanziata nell’ambito del progetto regionale POR/FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) 2. Il progetto nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale ed in particolare dall’assessorato alla Conservazione e restauro dei beni artistici e storici di riqualificare e rinnovare il nucleo centrale della città, anche attraverso la realizzazione di un nuovo disegno della pavimentazione della piazza Martiri, con una revisione architettonica degli spazi sia al margine del rialzato verso il Portico Lungo che di quelli posti alla base del Palazzo dei Pio: il tutto per contestualizzare un efficace e unitario progetto di pavimentazione, per poi arrivare ad un più ampio e organico progetto di riqualificazione e dunque di nuovo disegno di parti della piazza. In questo caso i lavori dovrebbero iniziare a maggio per concludersi ad ottobre.
In attesa che i progetti ricevano l’approvazione per quanto di sua competenza della Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici di Bologna i tecnici del Settore Conservazione e restauro dei beni artistici e storici del Comune, diretto dall’architetto Giovanni Gnoli, stanno elaborando i progetti esecutivi e di dettaglio dei singoli interventi.
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Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 26 novembre ha visto invece discutere una interpellanza del capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc Lorenzo Paluan. Paluan ha chiesto conto dei criteri di valutazione dell’offerta di Hera spa per l’acquisto del 25% delle azioni di Aimag spa: nel documento da lui firmato si chiede tra l’altro se “risponde a verità che in sede di Commissione sono stati sollevati giudizi fortemente negativi sulla consistenza progettuale ed economica del piano industriale di sviluppo proposto da Hera, tali da paventare il ricorso a clausole di esclusione dal bando; e su quali basi la Commissione abbia comunque valutato in modo positivo questa offerta, nonostante le riserve espresse”. “Sono gravi le nostre valutazioni sull’operato della Commissione – ha spiegato presentando l’atto Paluan – e il nuovo quadro legislativo aggiunge ulteriori elementi di gravità”. Il Sindaco Enrico Campedelli ha replicato che 4 dei 5 membri della Commissione giudicatrice hanno espresso parere positivo, che i membri erano 5 perché così definito dal Patto di Sindacato vigente e che verrà prorogato al 2014. Campedelli ha spiegato poi quali erano i sette punti su cui erano basate le valutazioni della Commissione e che si dovrebbe andare a gara per quello che riguarda la raccolta dei rifiuti nel 2016 e per l’acqua dopo il 2020. “Peccato che il membro della Commissione che ha espresso parere negativo alla proposta di Hera – ha concluso – abbia socializzato gli elementi del suo giudizio prima ai giornali tramite Paluan che al Patto di Sindacato; ciò non mi sembra corretto”. Nel dibattito sono poi intervenuti il capogruppo della Lega nord Padania Argio Alboresi (“bisogna essere pragmatici, i cittadini hanno deciso di lasciar fare il Comune quindi avanti così: prima o poi venderemo il resto e Aimag la gestirà qualcun altro…”), Daniela Depietri (Pd, che si è chiesta se la Lega nord si batterà come ha fatto in occasione del referendum dell’anno passato su quanto è stato approvato a Roma sul tema acqua), Andrea Bizzarri (capogruppo IdV, anch’egli su questo tema). Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha raccontato invece di quando sotto il gazebo del Pd in piazza Martiri “gli stessi che dovevano convincere la gente a votare non erano convinti che fosse una bella cosa e c’era chi chiedeva cosa dicesse il segretario prima di decidere. Si sapeva tutti che avrebbe vinto Hera, e voglio vedere che tipo di controllo potremo mai avere ora su di lei; non possiamo fare altro – ha concluso – che rafforzare subito gli organi di controllo locale”. Stefania Gasparini (Pd) dal canto suo ha stigmatizzato le parole di Pivetti sottolineando come temi così importanti non possano venire trasformati in luogo di scontro e offendendo i cittadini. Roberto Benatti (Pdl) ha spiegato invece che il concetto di privatizzazione in questa vicenda non c’entra nulla, visto che la rete acquedottistica rimane pubblica. “Parliamo di cose più serie come le perdite della rete e i tubi in eternit. Aimag o Hera poi sono sempre soggetti nelle mani del Pd, seguono i suoi fini e allocano ex del partito nei suoi posti di potere…”.
Lorenzo Paluan ha replicato leggendo le motivazioni che l’ingegner Spaggiari, l’unico membro che non ha dato parer positivo alla proposta di Hera, ex direttore e presidente di Agac di Reggio Emilia, ha fatto mettere a verbale, sottolineando il fatto che anche gli altri quattro componenti della Commissione giudicatrice hanno concordato sul fatto che l’offerta del gruppo con sede a Bologna non fosse stata formulata secondo il bando. “I quattro quinti della Commissione – ha detto – dovevano solo non valutare il Piano industriale di Hera o le risorse certe che metteva in campo, e fare invece valutazioni politiche e non di merito”. L’assessore comunale all’Ambiente Simone Tosi ha chiuso il dibattito tautologicamente ricordando comunque che 4 sì sono più di 1 no e chiedendo alla Lega nord di battersi a Roma sul decreto “che fa decidere centralmente sulle aziende che gestiscono l’acqua localmente e le loro quote. Ricordo che la tanto criticata Hera è nata a Bologna sotto la Giunta Guazzaloca e che nel 2011 abbiamo l’ambizione che sia Aimag a vincere la gara sul gas”.