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Zocca: inaugura la rotatoria di Monteombraro

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StradaRotatoria«Dopo aver aperto una settimana fa il nuovo ponte di Valoria a Frassinoro, ora inauguriamo questa rotatoria che consente la messa in sicurezza di un incrocio particolarmente pericoloso. E’ il segno concreto dell’impegno della Provincia nei confronti della viabilità in montagna». Lo ha affermato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, inaugurando sabato 21 novembre a Zocca la rotatoria all’incrocio con tra la provinciale 623 del passo Brasa e la provinciale 25 che conduce a Monteombraro.

Alla cerimonia hanno partecipato anche Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, Carlo Leonelli, sindaco di Zocca, Monica Amici, sindaco di Guiglia, Livio Degli Esposti consigliere provinciale della Lega nord, e Ledo Leonelli, direttore dell’istituto agrario Spallanzani di Monteombraro (gli studenti della scuola cureranno il verde e la manutenzione della rotatoria).

Costata 410 mila euro, l’opera è larga oltre 20 metri con due piazzole per la sosta dei mezzi di linea.

Durante l’inaugurazione il sindaco Leonelli ha sottolineato l’importanza della rotatoria «perché mette in sicurezza un incrocio pericoloso situato in prossimità di una curva con scarsa visibilità, dove si sono verificati incidenti anche gravi» e ha concluso sollecitando un intervento sulla vicina provinciale di Samone, danneggiata da uno smottamento la scorsa primavera.

A questo proposito Pagani ha annunciato che «il progetto esecutivo è quasi pronto, ma dobbiamo prima chiudere alcuni piccoli espropri, necessari per consentire l’apertura del cantiere. L’obiettivo è iniziare i lavori all’inizio del prossimo anno».

Il progetto per il ripristino della strada provinciale 26 di Samone nel tratto a La Fratta, dove attualmente si circola a senso unico alternato con divieto ai mezzi pesanti (escluso il trasporto pubblico), prevede la completa ricostruzione della strada franata con opere di sostegno a valle: un intervento particolarmente complesso (il costo complessivo sarà di oltre 300 mila euro) vista anche l’elevata pendenza del versante.

(Foto archivio)