L’adozione di tecnologie ecosostenibili a Cibeno di Carpi, nel quartiere di Canalvecchio, è valso a 19 famiglie socie di Abitcoop, oltre a rilevanti risparmi ottenuti sulle bollette energetiche, anche un rimborso di quasi 23.000 euro. Ciò è stato possibile grazie al contributo previsto dal Comune di Carpi per chi ha volontariamente applicato ai propri progetti una serie di innovazioni dal punto di vista bioclimatico ed ecosostenibile come la costruzione di impianti finalizzati al risparmio energetico attraverso l’utilizzo di energia solare (termica /fotovoltaica), secondo livelli prestazionali prestabiliti.
La generosa somma è stata consegnata ai proprietari mercoledì 18 novembre nel corso di una simpatica e lieta cerimonia che si è svolta presso l’Ufficio di zona di Abitcoop (via Peruzzi 24) a Carpi, alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Carpi Simone Tosi, del Presidente della cooperativa Lauro Lugli e del Consigliere delegato di Abitcoop per la zona di Carpi Zoe Corradi.
“Per la nostra cooperativa e per i suoi soci, da tempo impegnati a sostenere progetti edificatori improntati al risparmio energetico ed al rispetto ambientale – ha commentato il Presidente Abitcoop Lauro Lugli – questo rimborso, che premia la determinazione a perseguire obiettivi di contenimento dei consumi energetici, rappresenta un incoraggiamento a proseguire sulla strada della innovazione e della partecipazione a politiche finalizzate a restituirci una qualità del vivere più in equilibrio con la natura e capace di valorizzare ed impiegare al meglio le sue risorse. Come Abitcoop siamo stati antesignani in provincia di Modena della certificazione energetica e oggi ne abbiamo fatto un elemento distintivo dei nostri programmi e dei nostri interventi”.
Il rimborso assegnato riguarda un contributo sotto forma di riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria (U2) che ciascun costruttore deve versare al Comune in caso di rilascio di permesso a costruire. Tali oneri versati al Comune per intero dalla cooperativa prima di dare inizio ai lavori, sono stati successivamente rimborsati ad Abitcoop al termine della costruzione ed ora il beneficio ( al netto delle spese tecniche di certificazione) è andato appannaggio di tutti i soci-proprietari interessati.
Tale rimborso è attivato sulla base di una specifica procedura che prevede tra l’altro una serie di controlli/verifiche poste in atto dell’amministrazione comunale volte ad accertare la rispondenza di quanto dichiarato dal soggetto attuatore dell’intervento edificatorio e, conseguentemente, a concedere il nulla osta al rimborso.
Nel caso di Canalvecchio a Cibeno sono stati utilizzati due impianti per la produzione di acqua calda sanitaria dimensionati per coprire l’intero fabbisogno energetico delle famiglie insediate nel periodo dell’anno compreso tra il 1° maggio ed il 30 settembre. Questo concretamente si traduce, per mezzo degli impianti installati sulle costruzioni, nella generazione per ogni “residente teorico” (ovvero per ogni posto letto di progetto) all’incirca di 200/220 KW/h di energia nel periodo indicato.
Per ottenere il rimborso oltre al progetto degli impianti, si è reso necessario effettuare: un’analisi del sito curata da uno studio professionale che si è occupato di portare a termine l’incarico nella osservanza dei criteri previsti della normativa regionale di riferimento; si è inoltre reso necessario relazionare al Comune le condizioni di esercizio nonché le prestazioni di esercizio dei singoli impianti.
“Ad oggi l’amministrazione comunale – ha spiegato ieri sera l’assessore Simone Tosi – ha restituito a 34 soggetti ben 450mila euro di oneri di urbanizzazione secondaria. A dimostrazione della giustezza della scelta fatta dall’ente locale nel 2003 di incentivare questa possibilità a favore di chi applica tecnologie amiche dell’ambiente”.
Il rimborso ottenuto si riferisce a due dei tre interventi edificatori, attualmente, completatati da Abitcoop nel comparto C4 situato a Cibeno tra la Via Canalvecchio e la Via Ramazzini e precisamente gli interventi realizzati nei lotti 18 e19 su cui sorgono complessivamente 19 unità abitative.
E’ bene ricordare, inoltre, che le abitazioni di cui parliamo fanno parte di un progetto più ampio che ha visto la cooperativa impegnata nella realizzazione di un organismo edilizio che ha ottenuto la certificazione “CasaClima classe C”, rilasciata dalla agenzia CasaClima di Bolzano di cui la cooperativa è partner.
Ciascun socio si è visto consegnare un rimborso variabile tra un minimo di 600 euro circa ed un massimo di 1.700 euro circa, ripartito proporzionalmente in funzione della spesa sostenuta per la realizzazione dell’impianto.
All’atto pratico questo significa che ciascun socio ha ricevuto un premio di poco inferiore alla spesa sostenuta (IVA esclusa) per l’installazione dell’impianto solare, quantificabile da un minimo di 800 euro ad un massimo di 2.200 euro.
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La riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria (U2) di cui usufruiamo era prevista dal regolamento edilizio comunale in vigore fino al 13 dicembre 2007. La normativa di riferimento tendeva a “premiare”(incentivare) quegli operatori edilizi che, al fine di qualificare il proprio prodotto, hanno volontariamente applicato ai propri progetti una serie di innovazioni dal punto di vista bioclimatico ed ecosostenibile tra cui anche la costruzione di impianti finalizzati al risparmio energetico attraverso l’utilizzo di energia solare (termica /fotovoltaica) secondo livelli prestazionali prestabiliti. La medesima riduzione viene comunque prevista dal regolamento edilizio comunale attualmente in vigore sia pure con un diverso criterio di valutazione (tenuto conto anche della entrata in vigore della più recente normativa Regionale in tema di risparmio energetico D.C.R. n. 156/08).