Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni commenta la risposta fornita dall’Assessore regionale alla Sanità Giovanni Bissoni sulla ‘riorganizzazione’ del pronto soccorso che interessa l’area di Fanano, Sestola e Montecreto, in provincia di Modena.
“Dalla risposta dell’Assessore regionale Bissoni all’interrogazione con cui segnalavo e denunciavo i tagli del servizio di emergenza urgenza sanitaria nell’area di Fanano, Sestola e Montecreto, emerge un sola certezza: la cancellazione definitiva del servizio di pronto soccorso, con tanto di eliminazione di personale specializzato medico. Regione e Usl utilizzano il paravento di una riorganizzazione necessaria per nascondere un processo di sistematico smantellamento della rete di emergenza ed urgenza sul territorio. Per giustificare questi tagli indiscriminati e la cancellazione di importanti servizi, Bissoni dice che tanto le urgenze gestite dal pronto soccorso erano pochissime e che quindi il Pronto soccorso in realtà non serve. Danno e beffa.
L’attuale punto di primo intervento per le emergenze di Fanano, che copriva anche i territori di Sestola e Montecreto, di fatto sparirà e verrà sostituito, in base alla cosiddetta riorganizzazione della rete regionale di emergenza urgenza, da un servizio di continuità assistenziale senza medico nelle ore notturne e nei fine settimana. Questa è la devastante situazione prospettata da Bissoni. E’ chiaro che Usl e Regione Emilia Romagna non vogliono riorganizzare il pronto soccorso in montagna ma tagliarlo. Ciò è grave ed inaccettabile.
Tutto questo è un film già visto: la Regione Emilia Romagna concentra tutte le emergenze a Baggiovara, per poi dire che nei piccoli centri arrivano poche urgenze e che quindi non ha più senso mantenerli aperti. La Regione di sinistra ha distrutto la rete sanitaria territoriale e l’appennino ne paga conseguenze pesantissime. L’unica soluzione è mandare casa, alle prossime elezioni regionali, gli autori di questo disastro”.