Si è svolta nella mattinata di oggi presso la sala consiliare del Comune di Casalgrande la cerimonia a ricordo del compianto Antonio Grossi. Iniziativa che si è tenuta proprio a un anno esatto dalla sua scomparsa, in quel Comune che tante volte lo ha visto protagonista nelle scelte di governo della nostra comunità.
La casa comune del lavoro, dell’impegno civico, delle battaglie e delle discussioni politiche. Casa che lo ha visto assessore nella Giunta, a seguito delle elezioni comunali del 2004 ma che già frequentava nel quinquennio 1999/2004 come consigliere comunale di opposizione in qualità di capogruppo di Rifondazione Comunista e che lo ha visto ancora prima come dipendente del Comune in qualità di vice segretario dal settembre 1982 al maggio 1999.
Il ricordo è stato tenuto dal sindaco Andrea Rossi in una sala consiliare affollata che ha visto presenti oltre alla moglie Maura e la mamma Maria, anche gli amministratori di oggi con la giunta al completo e una larga rappresentanza del Consiglio Comunale, gli ex assessori Abbati, Pellati e Maffei, i rappresentanti delle forze politiche di Casalgrande, i compagni di partito, dipendenti comunali e gli amici di sempre.
“E qui iniziò il suo lavoro – ha ricordato il sindaco – di amministratore impegnato soprattutto sul piano della partecipazione del cittadino alla vita pubblica. Era questa la sua prima qualità ed erano questi i suoi primi convincimenti: rendere davvero il Comune la casa di tutti, la casa aperta, quella in cui nulla veniva dall’alto ma andava costruito giorno per giorno con i cittadini. Prezioso è stato il suo lavoro in questo senso con i progetti che ha sostenuto, con i tanti incontri che ha tenuto nel capoluogo e nelle frazioni, con l’ obiettivo di costruire un rapporto di confronto costante con i cittadini a coronamento di un percorso praticabile e concreto attraverso il quale i casalgrandesi potessero davvero decidere in prima persona del loro futuro”.
“Una iniziativa volutamente sobria – ha concluso il sindaco – che rappresenta il carattere di Antonio, un carattere riservato che abbiamo saputo apprezzare in diversi anni di lavoro comune, un vero “spirito libero”. L’intitolazione della sala giunta non rappresenta solo un valore simbolico a ricordo di Antonio, ma deve essere l’occasione per noi amministratori pubblici di “farci carico” del suo agire politico e del suo pensiero, sui temi dei diritti civili, della laicità delle istituzioni, del senso civico e dell’appartenenza a una comunità”.
A conclusione della cerimonia il sindaco e la moglie Maura hanno scoperto la targa a ricordo davanti alla sala giunta.