Le criticità e i disguidi che si sono verificati nel trasporto pubblico locale durante la seconda fase di riorganizzazione del servizio urbano e di revisione tariffaria «sono dovuti in buona parte al fatto che questi provvedimenti sono andati a regime in una fase complicata degli assetti aziendali, in coincidenza con l’entrata del partner privato in Atcm». Ma «sia l’azienda sia l’Agenzia per la mobilità, con le quali ci siamo confrontati in questi mesi, hanno dato ampia disponibilità a correggere in corso d’opera le scelte fatte durante l’estate, a cominciare dai ritardi, i sovraffollamenti, la rateizzazione degli abbonamenti per gli studenti, il funzionamento delle biglietterie e del numero verde informativo».L’ha detto l’assessore provinciale alla Mobilità Stefano Vaccari concludendo i lavori della Commissione consiliare “Governo del territorio e tutela dell’ambiente”, che nel pomeriggio di lunedì 26 ottobre ha ascoltato in audizione il presidente di Atcm Pietro Odorici, quello di Amo Nerino Gallerani e del Comitato utenti del trasporto pubblico Alfredo Negri per fare il punto sulle problematiche e i progetti relativi ad Atcm.
«Sul trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro, la Provincia e gli enti locali hanno investito risorse rilevanti in questi anni – ha ricordato Vaccari – ritenendolo un asse strategico di sviluppo. La stessa scelta di far entrare in Atcm un partner privato delegato alla gestione operativa ha l’obiettivo di migliorare il servizio, con un’attenzione ai costi e al rapporto con le risorse umane dell’azienda. Il nuovo socio è entrato a maggio di quest’anno, e bisogna tener conto anche di questo: c’è ancora molto lavoro da fare – ha concluso Vaccari – per eliminare alcune criticità emerse nelle relazioni, nel trasporto urbano a Modena ma anche in quello extraurbano. Continueremo a vigilare e ad incalzarli perché i problemi sollevati trovino risposta, in un rapporto di costante confronto e dialogo con l’azienda, con l’Agenzia per la mobilità e il Comitato utenti».