Ultimo appuntamento, domenica prossima 25 ottobre, a partire dalle ore 11 presso il Teatro Carani, per gli “Incontri con l’Autore”: la rassegna culturale delle Fiere d’Ottobre promossa dal Comune di Sassuolo ed Sgp, con l’organizzazione di Roberto Armenia e il contributo di Lapam Federimpresa.
Intervistato dal giornalista modenese Roberto Armenia, domenica sarà ospite il popolare Paolo Crepet che presenterà in anteprima il suo ultimo libro, uscito la scorsa settimana, dal titolo: “SFAMIGLIA. Vademecum per un genitore che non si rassegna” (Einaudi Editore) con una fotografia a colori di Oliviero Toscani in copertina.
Lo psichiatra Paolo Crepet torna a parlare di famiglia, con questo suo nuovo libro di 220 pagine e con 69 voci (o lemmi esposti in ordine alfabetico, da leggere come si desidera: di seguito o da consultare attraverso la voce o le voci che interessano), che rappresentano un utilissimo abbecedario, un vademecum –come sottolinea il sottotitolo- per un genitore che non si vuole rassegnare. E’ un libro che ha il coraggio di affrontare e soprattutto sfidare l’attuale emergenza educativa, la sfida educativa (denunciata in altre, precedenti opere di Crepet, ne “La gioia di educare” soprattutto), arrivando al cuore del più importante dovere della nostra comunità, la crescita delle nuove generazioni, il nostro futuro. Come sottolinea , nel capitolo introduttivo a questo vademecum, “Biglietto di accompagnamento”, Paolo Crepet ha deciso di scrivere “Sfamiglia” “spinto da un bisogno impellente, comune alle persone di buon senso: la percezione che ciò che stiamo vivendo non sia frutto di errori di percorso o involuzioni impreviste, ma di una straordinaria mutazione antropologica che coinvolge la famiglia, i giovani e le loro culture ovvero l’intera comunità… Questo vademecum nasce dunque dal desiderio di cercare e accettare il confronto con tale nuova e inusitata complessità, anzi di sfidarla… Un libro dalla forma di suk, il suono di una jam session, i colori di uno di quei cieli che mio nonno materno chiamava da battaglia, sovrastanti il combattimento campale di una raffigurazione seicentesca. Contiene spunti, riflessioni, citazioni, note attorno al tema più importante e alla prova più determinante che dobbiamo affrontare: il nostro comune futuro, ovvero l’educazione e la crescita delle generazioni nuove.
E’ un importante, meditato, utilissimo abbecedario dove ogni parola chiave è l’occasione per raccontare una storia vera, che ci riguarda (dal bullismo all’alcol, alle morti tra i giovani il sabato sera, al 7 in condotta ecc) Attraverso l’esperienza decennale di incontri di Paolo Crepet con le famiglie, nelle diverse province italiane, Crepet parte dai nostri gesti quotidiani per ragionare sulle sfamiglie di oggi, quelle che passano insieme non più di 40 minuti al giorno –fenomeno già denunciato in altri, precedenti libri- quelle sfamiglie dove i genitori sembrano arrendersi, concedere tutto ai figli per paura di sentirsi rifiutati o solo per senso di colpa. E ci aiuta a guardare con responsabilità a ciò che abbiamo costruito, talvolta sfasciato. Perché educare significa accompagnare – come si legge nella voce iniziale “A come accompagnare”- voler rischiare di credere nell’altro, avere coraggio: proprio come amare.
Per Paolo Crepet “educare è libertà, il resto è addestrare, ammaestrare, indottrinare, inculcare, istruire… Accompagnare implica l’arte del vivere”.
Per Paolo Crepet “l’amore non può essere barattato, Esattamente come educare, amare necessita coraggio e capacità di rischiare… Sono soprattutto gli adulti che ritengono di non essere stati amati da bambini a non riuscire a essere affettuosi con i figli (l’affetto si misura molto più con i no che con i sì.. ovvero la pratica educativa di Don Lorenzo Milani, il suo I care , me ne importa, cioè non sono indifferente).
L’incontro si svolgerà domenica 25 ottobre, a partire dalle ore 11 presso il teatro Carani di Sassuolo. Al termine dell’intervista, Paolo Crepet sarà a disposizione del pubblico per rispondere alle domande e dedicare copie del libro.