Due fine settimana a Montefiorino dedicati al tartufo. Sabato 24 e domenica 25 ottobre, con replica il 31 ottobre e il 1 novembre, si svolge in paese la 18^ edizione della Sagra del tartufo: appuntamento tradizionale da non perdere per i cultori del tartufo, ma anche una festa popolare dedicata alle tradizioni e alla cultura della montagna.
La manifestazione è organizzata dall’Unione Comuni montani Valli Dolo, Dragone e Secchia, in collaborazione con il Comune di Montefiorino, la Provincia di Modena e Valli del Cimone.
«E’ da tempo che la Provincia è impegnata sulla promozione del tartufo – sottolinea Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura – anche attraverso uno specifico progetto che ha permesso l’avvio di diverse tartufaie. Il tartufo rappresenta un’eccellenza della nostra montagna che è giusto valorizzare. Non a caso in questa parte dell’Appennino modenese è nato il marchio di tutela del tartufo della valli Dolo e Dragone».
Per Maurizio Paladini, sindaco di Montefiorino, «la manifestazione arriva occasione del via, in ottobre, del periodo di raccolta soprattutto del tartufo bianco pregiato e del tartufo nero scorzone che prosegue fino a dicembre. Oltre a promuovere una eccellenza del nostro territorio, l’evento consente di valorizzare i prodotti tipici e la gastronomia più genuina della montagna».
L’apertura dell’area espositiva del mercato del tartufo e dei prodotti tipici locali è prevista per le 10 di sabato 24 ottobre con stand gastronomici in piazza Europa e piazza Fontana. L’inaugurazione ufficiale della sagra è invece prevista per le 16,30 con esibizione nelle vie del paese della banda musicale. Per pranzo e cena nei ristoranti convenzionati si propone il menù “A tavola con il Re tartufo” che, ad esempio, permette di gustare tagliolini, tagliatelle, tortelloni, omelette e sformati vari impreziositi dall’inconfondibile profumo del fungo sotterraneo.
Diverse le iniziative collaterali: due mostre dedicate al tartufo nella rocca medievale, una mostra di sculture nella sala Gorrieri e una di cartoline d’epoca nella ex scuola elementare.
Nel programma (informazioni: Tartufo modenese) anche spettacoli, animazioni musicali, una esibizione di cani da tartufo, escursioni guidate per chiudere domenica 1 novembre con la premiazione del tartufo più bello.
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A Modena si raccoglie il tartufo bianco, pregiato ma non rarissimo, e il tartufo nero scorsone che crescono naturalmente in molte aree della provincia modenese: in particolare in gran parte delle aree alluvionali nelle vicinanze dei corsi d’acqua e nei boschi. Il periodo di raccolta parte da ottobre e prosegue fino a dicembre.
Sono 537 i tartufai modenesi autorizzati alla raccolta dalla Provincia di Modena. Per ottenere il tesserino che permette la ricerca e la raccolta in tutto il territorio nazionale è necessario superare un esame di idoneità.
Nelle annate buone in media ogni raccoglitore può arrivare anche a due etti di tartufo al giorno al giorno, mentre in stagioni più scarse (dipende dalle condizioni meteo) dai dieci ai 30 grammi.
La raccolta è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, mentre ovviamente non lo è nelle tartufaie controllate che in provincia sono quattro: due a Montefiorino, una a Marano e una a Sassuolo.