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Aumento Ici a Serramazzoni: Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam e Cna contrariate

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denaro1Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam e Cna, esprimono il loro dissenso sulla decisione del Comune di Serramazzoni di aumentare per il 2009 la stima dei valori venali medi delle aree fabbricabili residenziali, ai fini ICI. “Considerate le criticità economiche dovute dell’imperversare della crisi, non ci aspettavamo un aumento del genere – fanno sapere le associazioni – Il Comune non solo ha mancato di consultare in merito le associazioni di categoria, ma le ha messe davanti al fatto compiuto senza nemmeno comunicare il provvedimento in maniera adeguata”.

La richiesta di adeguamento dei versamenti ICI 2009, pena il pagamento di una mora, ha colto le associazioni sindacali di categoria di sorpresa. I valori venali delle aree fabbricabili da utilizzare ai fini ICI 2009, determinati da parte dell’amministrazione comunale e contenuti nella delibera comunale n. 243, del 22/10/2008, sono rispetto all’anno precedente praticamente raddoppiati, segnando in taluni casi anche aumenti oltre il 100%. Quanto viene indicato nella delibera comunale, a seconda delle zone prese in esame infatti, è da considerarsi come il valore minimo al metro quadrato, volto a calcolare il valore dell’intera area esaminata ai fini del pagamento dell’ICI.

“Lo abbiamo appreso solo nei giorni scorsi – fanno sapere Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam e Cna in riferimento agli aumenti decisi dal Comune – La comunicazione scritta che avvertiva dei cambiamenti avvenuti è stata inviata alle associazioni solamente a settembre, mese in cui il pagamento della prima rata era già stato effettuato (la scadenza era fissata per il 16/06/2009), mentre i diretti interessanti avrebbero dovuto saperlo con maggiore anticipo. Nelle lettere inoltre non vi era alcun riferimento sulla zona in cui è sita l’area edificabile: cosa che crea ulteriori problemi, poiché per poterla individuare molto spesso si deve ricorrere al parere di tecnici qualificati, data la difficoltà di ottenere queste informazioni dagli stessi uffici comunali. L’amministrazione, in materia di bilancio, continua ad assumere decisioni in cui il confronto con le associazioni di categoria è ormai ridotto ai minimi termini”.

Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam e Cna, non mancano poi di evidenziare inoltre che ad ogni provvedimento adottato dall’amministrazione non segue alcuna comunicazione alle associazioni di categoria e sindacali di zona, né via posta, né tanto meno via mail, ma solo dandone pubblicazione sul sito web del comune. “Siamo profondamente contrariati – dicono – in un momento in cui la crisi economica era già manifesta e il settore immobiliare in sofferenza, si è optato per raddoppiare il valore minimo al metro quadrato dei valori venali medi delle aree fabbricabili finalizzato al solo incremento dell’ICI; danneggiando in questo modo categorie già fortemente penalizzate”.