Ammonterebbe a 1,4 milioni di euro l’ammanco di cassa del Comune di Zocca accertato dalla Guardia di Finanza e frutto del mancato introito degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Nei guai un funzionario, rispetto al quale da tempo le Fiamme Gialle avevano avviato un’indagine, dopo una segnalazione pervenuta dal Comune stesso.
L’uomo, 61 anni, è stato dipendente del Comune per circa 40 anni, a capo dell’Ufficio Tecnico dal 1998 al 2008 (data del pensionamento). Secondo le indagini della Finanza il dirigente, abusando della sua posizione e contravvenendo alle prescrizioni del Regolamento di contabilità del Comune, richiedeva ai proprietari di fabbricati che presentavano istanze di autorizzazione, in deroga al previsto versamento presso la Tesoreria Comunale, il pagamento degli oneri di urbanizzazione direttamente alla sua persona.
A fronte di tali indebite appropriazioni il funzionario, come emerso dalle numerosissime testimonianze dei cittadini richiedenti, rilasciava, oltre all’autorizzazione, anche false quietanze di pagamento relative agli avvenuti versamenti nelle casse dell’Ente, in realtà mai verificatisi.
Le indagini avrebbero dimostrato come gran parte delle somme indebitamente incassate confluivano nei conti correnti dell’indagato e dei suoi familiari, e quindi con apposito decreto dell’Autorità giudiziaria si è proceduto a sottoporre a sequestro l’ingente somma percepita e l’autovettura di proprietà dell’ex funzionario.
L’ingente ammanco ha costituito, infine, l’accertamento, su delega della competente Corte dei Conti di Bologna, del danno erariale, nonchè delle responsabilità amministrative per omessa vigilanza dei titolari dell’Ufficio Finanziario e dei revisori dei conti del Comune di Zocca succedutisi nel tempo.
Fonte: Adnkronos