Dopo il rinnovo del ccnl dell’industria alimentare privata, nella giornata di ieri, giovedì 8 ottobre, le organizzazioni sindacali Fai/Cisl, Flai/Cgil, e Uila/Uil, insieme a Legacoop Alimentari e Confcooperative Alimentare, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il settore della cooperazione. Un settore, quest’ultimo, che occupa in tutta Italia 70.000lavoratori e a Modena vanta imprese come Cantine Riunite & CIV, Italcarni, Granarolo e tutto il comparto del lattiero caseario.
Anche per la cooperazione, l’ipotesi di accordo, prevede le stesse condizioni normative ed economiche ottenute nell’industria alimentare privata: €142 di aumento mensile a regime nel triennio, €120 annuali atotale carico dell’azienda per il fondo integrativo sanitario, €24 annuali per l’integrazione della maternità, sempre a totale carico dell’azienda. Importanti risultati anche in materia di diritti e tutele individuali (permessi e congedi) e per i lavoratori precari (diritto di precedenza e di assunzione a tempo indeterminato).
Un passo avanti anche nel ccnl industria alimentare dove sino a due giorni fa mancava ancora la firma di Assocarni. L’accordo per il rinnovo del ccnlera infatti stato firmato lo scorso 22 settembre – dopo 4 mesi di trattativa e 16 ore di sciopero a sostegno della vertenza con blocco di straordinari e flessibilità – da 17 associazioni su 19 aderenti a Federalimentari. Mancava la firma delle associazioni delle conservevegetali, rientrate nei giorni immediatamente successivi, e quella del settore della macellazione delle carni che ha da ultimo firmato mercoledì 7 ottobre.
Con l’adesione del comparto della macellazione – che a Modena vede imprese importanti come Inalca/Jbs (del Gruppo Cremonini), Suincom e Globalcarni – ora tutti i 480.000 lavoratori del settore a livello nazionale hanno lo stesso contratto di lavoro che salvaguarda il potere di acquisto dei salari e garantisce diritti e tutele a tutti gli occupati del settore.
Un importante risultato ottenuto in un quadro economico non facile e anche per le difficoltà insorte fra Cgil Cisl e Uil, successivamente alla firma dell’accordo separato sul modello contrattuale. Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uila/Uil, unitariamente e tenacemente, hanno voluto rinnovare questo contratto confrontandosi democraticamente con i lavoratori nelle assemblee, avendo come unico obiettivo la tutela delle loro retribuzioni e dei loro diritti. Un risultato positivo ottenuto con l’unità sindacale e con il rapporto democratico con i lavoratori. Infatti, in questi giorni e fino alla fine del mese, in tutte le aziende del comparto i lavoratori si esprimeranno, con un voto, sull’ipotesi di accordo siglata.
(Umberto Franciosi, segretario sindacato alimentaristi Flai/Cgil Modena)