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Granarolo, Provincia e Comune di Castel S.Pietro chiedono di non procedere con licenziamenti

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lavoro_1Si è svolta questa mattina la riunione del tavolo istituzionale convocato dal Comune di Castel San Pietro Terme, sulla situazione della Granarolo, cui sono stati invitati l’azienda, le Organizzazioni sindacali, la Provincia di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e la Legacoop. A fronte dell’apertura da parte di Granarolo di una procedura di mobilità per 35 lavoratori dello stabilimento di Castel San Pietro Terme e per 50 lavoratori dello stabilimento di Novara è stato proclamato uno sciopero per il prossimo 9 ottobre.

Il 14 ottobre si terrà a Roma un incontro, previsto dalla procedura aperta, per verificare la praticabilità di un accordo.

Il Comune di Castel San Pietro, tramite il sindaco Sara Brunori e l’assessore Roberta Bellavia e la Provincia di Bologna tramite gli assessori Graziano Prantoni e Anna Pariani, hanno chiesto all’azienda di rendere concreta la volontà espressa informalmente di non procedere nel concreto ai licenziamenti, vista la ricollocazione e gli investimenti produttivi previsti dal nuovo piano industriale, revocando la procedura di mobilità e sostituendola con una nuova procedura volta a non licenziare, prevedendo per i lavoratori in attesa di ricollocazione in altri stabilimenti, una ristrutturazione con Cassa Integrazione.

Contestualmente si è richiesto un impegno alla Granarolo per la rifunzionalizzazione dello stabilimento produttivo di Castel San Pietro Terme, per non perdere siti produttivi nel territorio, impoverendone l’economia.

Si è anche richiesto un impegno per i lavoratori dell’indotto, in particolare dipendenti di Transcoop, che operano nello stabilimento di Gaiana di cui si prevede la chiusura nel piano industriale della Granarolo.