L’assessore Sergio Pederzini ha presentato in Consiglio Comunale a Fiorano la proposta di rendere fisso il Mercato Contadino, iniziato sperimentalmente alla fine della primavera scorsa, “considerata la notevole affluenza di persone interessate all’acquisto dei prodotti agricoli” e “considerato che risulta opportuno promuovere lo sviluppo di mercati in cui gli imprenditori agricoli nell’esercizio dell’attività di vendita diretta possano soddisfare le esigenze dei consumatori in ordine all’acquisto di prodotti agricoli che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione”.
L’istituzione del Mercato Contadino del lunedì mattina, allestito dalle ore 7.30 alle ore 14, che contribuisce anche ad aumentare le presenze nel centro storico di Fiorano, è stata presentata ai rappresentanti locali della Confederazione Italiana Agricoltori, della Coldiretti e dell’Associazione Agricoltori i quali hanno espresso parere.
Il regolamento del mercato specifica che è finalizzato alla valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche del territorio, con particolare riguardo alle produzioni biologiche. Favorendo le occasioni di incontro fra imprenditori agricoli locali e consumatori si persegue il duplice obiettivo di una maggiore redditività per le imprese e la trasparenza nei confronti dei consumatori rispetto a provenienza, freschezza e qualità dei prodotti. Tramite la riduzione della catena distributiva, si auspica un effetto positivo sui prezzi al consumo dei prodotti agricoli e loro trasformati nonché sull’inquinamento atmosferico derivante dal trasporto delle merci. Infine, attraverso attività didattiche e dimostrative da realizzare nell’ambito del mercato si persegue l’obiettivo di diffondere l’educazione alimentare, l’informazione al consumatore, maggiori conoscenze del territorio e dell’economia locale.
Sono stati previsti fino a 25 posteggi di m. 3×3, con i primi 13 riservati agli operatori che hanno partecipato alla fase sperimentale, se ne hanno dato conferma entro il 30 settembre. Gli altri possono iscriversi a partire dal primo ottobre 2009
I prodotti agricoli posti in vendita, anche ottenuti a seguito di attività di manipolazione o trasformazione, devono avere le seguenti caratteristiche: provenire dall’ambito territoriale della Regione Emilia Romagna; provenire dalla propria azienda o dall’azienda dei soci imprenditori agricoli, ovvero da imprenditori agricoli dell’ambito territoriale della Regione Emilia Romagna, nel rispetto del limite della prevalenza di cui all’art. 2135 del codice civile; essere conformi alla disciplina in materia di igiene degli alimenti, essere etichettati nel rispetto della disciplina in vigore per i singoli prodotti e con l’indicazione del luogo di origine. L’imprenditore agricolo deve indicare con appositi cartelli ben leggibili al pubblico gli eventuali prodotti provenienti da altre aziende agricole e, per tali prodotti, deve indicare denominazione e sede dell’impresa produttrice.
Oltre alla vendita dei prodotti agricoli, sono ammesse: attività di trasformazione e confezionamento dei prodotti agricoli da parte degli imprenditori agricoli nel rispetto delle norme igienico-sanitarie; degustazione dei prodotti per la promozione dell’attività produttiva; attività didattiche e dimostrative legate ai prodotti alimentari, tradizionali ed artigianali del territorio rurale di riferimento organizzate dagli imprenditori agricoli o da altri soggetti sinergici alle attività concordate con l’ente comunale.