E’ stato siglato stanotte presso la sede dell’Assessorato provinciale al Lavoro di Modena l’accordo che chiude la procedura di mobilità HRF, che prevedeva il licenziamento di 40 lavoratrici e lavoratori dell’Hotel S. Francesco e del Ristorante Fini.
L’accordo prevede il ritiro dei licenziamenti e l’avvio di un percorso di utilizzo degli ammortizzatori sociali, con la prevista Cassa Integrazione in deroga per un primo periodo di 6 mesi. Sarà in ogni caso possibile l’accesso alla mobilità, esclusivamente su base volontaria, col pagamento del periodo di preavviso ed è stato anche definito un incentivo all’esodo, sempre su base volontaria. Nel corso del lungo e complesso confronto il numero dei lavoratori interessati al percorso degli ammortizzatori è stato ridotto a 31. A 6 di loro verrà proposta entro fine ottobre l’assunzione presso altre imprese del Gruppo HRF. Le stesse imprese si sono impegnate, durante il periodo di Cassa Integrazione e qualora se ne registrassero le condizioni, a ricollocare altri lavoratori. Filcams/Cgil e Uiltucs/Uil esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto, che evita i licenziamenti e delinea un percorso di ricollocazione di lavoratrici e lavoratori. Allo stesso tempo resta aperto il problema di quei lavoratori che non avessero a ricollocarsi nei prossimi mesi, essendo ad oggi gli ammortizzatori in deroga di minor durata rispetto a quelli ordinari. Restano anche aperti i temi della possibile riapertura nei prossimi mesi del ristorante Fini con altra gestione, cosa che ridurrebbe ulteriormente il numero degli esuberi, e di quale risposta dare ai 15 lavoratori e lavoratrici delle imprese di servizi (facchinaggio e pulizie) che operano nelle realtà di prossima chiusura. Filcams/Cgil e Uiltucs/Uil ringraziando l’Assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori, per l’impegno profuso per una positiva risoluzione della vertenza, hanno chiesto l’intervento dell’Amministrazione provinciale anche sui temi che restano aperti.
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Non può che essere accolta con favore la soluzione della vertenza che ha coinvolto i dipendenti dell’azienda Real Fini. La crisi che aveva messo in dubbio la riapertura del Ristorante e degli Hotel, aveva creato anche molta preoccupazione fra i lavoratori, a rischio licenziamento – così l’Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PdL. Adesso però è necessario concentrare gli sforzi sulla ricerca della via più corretta per preservare uno dei simboli di questa città: il marchio Fini infatti è da sempre sinonimo dell’enogastronomia locale, oltre che un richiamo turistico d’eccellenza per il centro storico. Non possiamo per questo privarci di un simbolo. La Provincia e in generale gli enti locali, non possono fermarsi qui. Fatto il primo passo e più urgente, ovvero aiutare i lavoratori, adesso deve impegnarsi per agevolare la ricerca di un compratore, che dia garanzia di continuità, di capitali nuovi, e mantenga viva la tradizione. Il cammino quindi non può fermarsi: questo aiuterà anche i dipendenti, che potranno avere così una nuova possibilità di occupazione, magari all’interno di un rinnovato Hotel Real Fini – conclude Ghelfi.
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«Grande soddisfazione per un accordo che tutela i lavoratori e che è arrivato dopo una richiesta iniziale di messa in mobilità di tutti i lavoratori» è il commento di Francesco Ori, assessore provinciale con delega alle Politiche del Lavoro che ricorda come «l’accordo sia utile anche per la gestione» e che ora «è possibile concentrarsi sul passo successivo e cioè sulla ricerca di un acquirente che possa riprendere l’attività». L’accordo per la richiesta degli ammortizzatori sociali è stato raggiunto dopo i confronti del 31 agosto, dell’11 e del 17 settembre. La Cigs in deroga, per crisi con cessazione, decorrerà dall’1 ottobre per i dipendenti amministrativi, dal 14 per gli addetti del ristorante e dal 19 per quelli dell’albergo. Entro il 30 ottobre sei dei dipendenti collocati in Cigs saranno assunti dalle società collegate Marea Srl e Mia Cinque Srl che si impegnano anche, nel caso si creino ulteriori possibilità di lavoro, ad assumere a parità di mansioni altro personale posto in Cigs o in mobilità.