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Anche a Modena parte in salita il nuovo anno scolastico

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scuola__6Commenta l’avvio dell’anno scolastico 2009-2010 con toni decisamente preoccupati, il segretario del sindacato scuola FLC/CGIL di Modena Stefano Colombini. “Anche a Modena parte in salita l’anno scolastico 2009-2010 fra tagli ai posti, scarsità di immissioni in ruolo, dilagare del precariato, impoverimento della qualità didattica, 18 milioni di euro che ancora mancano alle scuole modenesi” afferma Colombini.Cominciamo dai tagli. Per effetto della riforma Gelmini, nelle scuole di ogni ordine della nostra provincia sono stati tagliati 161 posti di personale Ata (108 posti di bidello, 39 di assistente amministrativo, 14 di assistente tecnico) e 216 posti di docenza, di cui 21 posti alle elementari, 120 alle scuole medie e 75 alle superiori. E questo senza alcun riguardo all’aumento consistente della popolazione scolastica, in crescita da diversi anni. Solo per effetto dei quasi 300 pensionamenti (fra personale docente e Ata) e solo grazie alla permanenza di numerosi posti vacanti (senza titolare di ruolo) si è evitato il licenziamento di numerosi precari, come purtroppo sta avvenendo in altre città d’Italia.

“Anche se come dice il dottor Malaguti dell’Usp quasi nessun precario ha perso il posto a Modena – afferma il sindacalista – è altrettanto innegabile che sui posti vacanti sono stati nominati in maggior parte docenti precari che cambiano scuola da un anno all’altro, non garantendo ai nostri ragazzi una continuità e qualità didattica. Per non parlare del personale Ata: i tagli di quest’anno mettono in difficoltà le segreterie a cui il Ministero trasferisce sempre nuovi adempimenti, e la stessa sicurezza dei ragazzi è messa a rischio dall’esiguo numero di collaboratori scolastici che a fatica riescono a vigilare gli ingressi degli edifici”.

Il precariato rimane il punto dolente. Ottocento Ata e quasi mille docenti sono precari che da anni lavorano nella scuola e vedono allontanarsi l’immissione in ruolo. Anzi ogni anno si riduce il numero delle immissioni, nonostante ci siano i posti. A livello nazionale il Governo Prodi aveva previsto un piano triennale di immissioni in ruolo, stabilizzando 50.000 docenti nel 2007, mentre nel 2008 il Governo Berlusconi ha disatteso il piano immettendo in ruolo solo 25.000 docenti, passando a 8.000 unità nel 2009. Relativamente alle immissioni in ruolo dei docenti del 2009-2010 a Modena e provincia i dati sono i seguenti: 40 nella scuola dell’infanzia rispetto ai 121 posti disponibili, 20 nelle elementari rispetto ai 241 posti vacanti, 12 nelle medie rispetto ai 128 posti vacanti e 8 nella scuola secondaria rispetto ai 151 posti. Per un totale di sole 114 immissioni in ruolo (80 più 34 docenti di sostegno) a fronte di 641 posti disponibili, ovvero solo il 10% dei precari aventi diritto è entrato in ruolo. Stessa cosa per il personale Ata: su 900 posti vacanti sono stati immessi in ruolo 104 addetti (69 bidelli, 29 assistenti amministrativi e 6 tecnici).

Si tratta di immissioni in ruolo decisamente esigue che non fanno altro che compromettere diritti dei lavoratori che da anni si vedono reiterate supplenze annuali senza certezza del posto, senza progressione di carriera, senza stipendio nei mesi estivi. La FLC/CGIL ribadisce che si deve andare all’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti (docenti e Ata), e non continuare con una politica di estrema flessibilità che risponde solo ad una logica di risparmio e di tagli.

“E’ vero – prosegue Colombini – che sono state accolte quasi tutte le richieste di tempo pieno nella scuola elementare, ma i tagli ai posti e alle risorse produrranno già da quest’anno effetti negativi”.

Il tempo pieno, ma anche il modulo, non saranno più gli stessi. La mancanza delle compresenze di orario mette seriamente a rischio il recupero dei bimbi con difficoltà di apprendimento, i progetti, i laboratori, le uscite scolastiche. Il tempo prolungato alle medie scompare in tutte le scuole, a Modena solo Ferraris e Marconi sono in grado di continuare ad assicurarlo. Mancheranno le ore alternative per i bimbi che non fanno l’ora di religione cattolica, con il rischio di inserirli in altre classi durante l’orario curriculare. La FLC/CGIL chiede che vengano nominati supplenti per garantire le attività alternative all’ora di religione. Nelle scuole dell’infanzia modenesi è stato confermato l’organico dell’anno precedente pur a fronte di una maggiore richiesta e per questo oltre 180 bambini distribuiti nei comuni di Carpi, Cavezzo, Pavullo, Savigano, Spilamberto, Vignola, Montese e Mirandola – pur essendoci pronte le aule – non potranno frequentare per mancanza di docenti assegnati dal Ministero. Contro i tagli e l’impoverimento della scuola pubblica, i sindacati confederali della Scuola di CGIL, CISL, UIL, insieme allo SNALS protesteranno a Bologna davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale la mattina di lunedì 14 settembre.

A Modena, la FLC/CGIL organizzerà volantinaggi di protesta davanti alle scuole martedì 15 settembre in occasione dell’avvio dell’anno scolastico. Già domani a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, presidio nazionale della FLC/CGIL e dei Coordinamenti dei Precari contro i licenziamenti.