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La sagra dell’8 settembre a Fiorano

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fiorano_modenese400 ANNI DI DEVOZIONE – 350° della traslazione della miracolosa immagine
Nel 1558 soldataglie spagnole assaltarono il borgo di Fiorano, cresciuto sulle rovine del medievale castello, e  lo incediarono; quando le fiamme raggiunsero i resti della porta castellana, ove era stata dipinta una Maestà con al centro l’immagine della Madonna con il Bambino, le fiamme si dividevano lasciandola senza danno. I soldati tentarono inutilmente di ravvivare le fiamme, ma senza alcun risultato. Gridarono al miracolo e si inginocchiarono pentiti in preghiera. Nasce così la devozione dei Fioranesi per la Beata Vergine del Castello e a lei si rivolsero fiduciosi quando nel 1630 si diffuse la peste. Poichè nessuno del paese fu ucciso dal morbo, decisero di erigere un oratorio in ringraziamento della grazia ricevuta.

L’edificio fu benedetto il 23 aprile del 1631, ma quello stesso giorno il vescovo Alessandro Rangoni propose di “doversi fondare e fabbricare una Nobile Chiesa”, ossia un tempio “che unisse in un sol cuore non solo i Fioranesi, ma tutti i Modenesi”. In realtà era questa  la volontà del Duca Francesco I, che pensava a un Santuario come corona del Palazzo Ducale di Sassuolo, dove fervevano i lavori per trasformarlo nella “delizia estense”. Il santuario di Fiorano era anche un “politico” “contrafforte” al santuario bolognese di San Luca. Infatti il duca inviò il giovane architetto Bartolomeo Avanzini, già impegnato nel Palazzo Ducale di Modena e in quello di Sassuolo.
350 anni fa, nel 1659, la porzione di muro con il dipinto della Beata Vergine del Castello di Fiorano, veniva traslata dall’oratorio originale alla sua sede attuale, nel Santuario, dove da allora è sempre rimasta, all’interno del bellissimo altare del Loraghi. Il Santuario sarà completato soltanto alla fine del XIX secolo, dopo che Fiorano fu preservato dall’epidemia di colera del 1855.

LA PREPARAZIONE – Per il lavoro e per le vocazioni
La novena di preparazione alla Sagra dell’8 Settembre, con le processioni serali e la Santa Messa alla quale hanno partecipato pellegrini da diverse parrocchie della diocesi, ha confermato un crescente bisogno di preghiera e un rinnovarsi della devozione alla Beata Vergine del Castello. La novena è stata celebrata con due intenzioni particolari, per le vocazioni e per il lavoro.  

LA FESTA – Le celebrazioni religiose
La giornata dell’8 Settembre inizia alle ore 5, quando si celebra la prima Santa Messa, presieduta da Don Carlo Bertacchini. E’ da sempre “la Messa dei Fioranesi” che vi accorrono numerosi (circa 300 persone).
Alle ore 6 la Santa Messa è presieduta da Don Giuliano Gazzetti del Vicariato Pedemontana Ovest.
Alle ore 7 la Santa Messa è tradizionalmente la “Messa dei Sassolesi”, che in diversi salgono a piedi al Santuario. E’ concelebrata dai sacerdoti della città.
Alle ore 8 la Santa Messa è presieduta dal modenese Mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma
Alle ore ore 9 la Santa Messa è presieduta da Mons. Paolo Losavio, vicario generale della Diocesi di Modena
Alle ore 10 la Santa Messa è presieduta dall’arciprete di Fiorano can. Giuseppe Albicini e, sempre alle ore 10, nella chiesa parrocchiale, una Santa Messa per chi fatica a salire sul Santuario, è presieduta da Don Gianfranco Leonardi, sacerdote fioranese
Alle ore 11, alla presenza delle autorità civili, si svolge la solenne celebrazione della Santa Messa, presieduta dal cardinale Mons. Camillo Ruini e concelebrata dall’arcivescovo di Modena Mons. Benito Cocchi.
Durante tutta la giornata, quando non sono in corso cerimonie religiose, è possibile salire davanti alla miracolosa Immagine della Beata Vergine del Castello attraversando le due sale e la scalinata dove vengono esposti alcuni degli ex voto. Nel pomeriggio e in particolare per tutta la serata, il flusso di pellegrini che staziona per una preghiera davanti alla Madonna e al Bambino Gesù, portanti corone d’oro mentre la cornice marmorea è arricchita di un prezioso manto settecentesco, lavorato con fili d’oro.  
Alle ore 17.30 riprendono le celebrazioni con la Santa Messa presieduta da Mons. Rino Annovi, sacerdote fioranese.  Alle ore 18.30 si snoda la processione, con la partecipazione di Mons. Giuseppe Verucchi, arcivescovo della Diocesi di Ravenna e Cervia, già arciprete di Fiorano. Le numerose centinaia di persone che vi partecipano, scendono da Via del Santuario, attraversano il centro del paese in Via Vittorio Veneto e risalgono alla Basilica attraverso Via Bonincontro e Via del Santuario.
Alle ore 20 l’ultima Santa Messa della giornata è presieduta da Mons. Giuseppe Verucchi.

LA FESTA: le iniziative di contorno
Sul colle, negli edifici adiacenti al Santuario e in Piazza Giovanni Paolo II, sono in funzione il bar, la vendita di oggetti religiosi e ricordini, la grandiosa pesca di beneficenza. Alla sera si rinnova l’ultradecennale appuntamento con il concerto della banda La Beneficenza di Sassuolo e, in conclusione, spettacolo pirotecnico.
Nel centro di Fiorano sono previste altre iniziative di corredo. Presso il Palazzo Astoria è aperta la mostra”Finezze in ceramica raku e porcellana”, di Concetta Bernardi e Veneria Richetti, con vendita di oggetti ceramici aperta dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 15 alle ore 23. Sempre nel centro di Fiorano è possibile visitare la mostra del Circolo Hobbistico Pedemontano. Lungo Via Vittorio Veneto e nelle vie adiacenti i venditori ambulanti e i negozianti aprono i loro banchi.
Nella zona di Via Santa Caterina, presso le Case dell’Arte e della Musica, nel pomeriggio, dalle ore 16, si svolge una esibizione delle società sportive fioranesi Niten Ichi-Ryu, Asd Gichin Funakoshi di Karate e Team Judo Club. Sarà l’occasione per conoscere nuove discipline e i programma della stagione che sta per iniziare. L’esibizione è completata  da un intrattenimento musicale.
Nella casa dell’Arte Vittorio Guastalla, l’associazione artistica fioranese “Arte e Cultura”, presenta una “Collettiva di pittura”. La mostra è aperta dalle ore 17 alle ore 23. Nella vicina Piazza Salvo d’Acquisto è stato allestito il Luna Park.