Home Appennino Modenese Scuole d’infanziani, liste di attesa in sette comuni: ‘i parlamentari intervengano per...

Scuole d’infanziani, liste di attesa in sette comuni: ‘i parlamentari intervengano per le nuove sezioni’

# ora in onda #
...............




Asilo_Nido_d0Per la prima volta da anni, a settembre Modena potrà trovarsi a fare i conti con bambini fra i tre e i cinque anni che non potranno frequentare nessuna scuola d’infanzia nel loro comune. È per questo motivo che i sindaci di Montese, Pavullo, Spilamberto, Vignola, Mirandola, Marano e Savignano, sostenuti dall’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti, chiedono a tutti i parlamentari modenesi un’azione unitaria per ottenere in tempi rapidi dal ministero dell’Istruzione una risposta positiva e costruttiva che soddisfi le esigenze delle famiglie, come già accadde nell’anno scolastico 2004/2005 con l’arrivo di alcuni insegnanti a Natale, ed eviti la lista d’attesa a circa 180 bambini residenti nei sette comuni.La richiesta arriva dopo che il dirigente scolastico provinciale Gino Malaguti ha comunicato che, almeno per il momento, il ministero dell’Istruzione non assegnerà nessun insegnante alle scuole statali d’infanzia modenesi per soddisfare le richieste di nuove sezioni e coprire i 15 posti che mancano nell’organico provinciale.

«Questa eventualità, che speriamo possa ancora essere scongiurata – commenta l’assessore Malaguti – è grave sia per il disagio materiale che crea alle famiglie sia perché, parlando da un punto di vista pedagogico, toglie ai bambini la possibilità di frequentare quella che, pur non essendo dell’obbligo, è comunque una scuola e quindi un’occasione di crescita, socializzazione e integrazione di cui tutti dovrebbero poter beneficiare».

Esprimendo la loro preoccupazione, gli amministratori locali ricordano inoltre che, nei comuni dove sono presenti scuole private parificate, sono già state attivate le convenzioni per utilizzare tutti i posti disponibili e che, con un importante sforzo economico, sono già state realizzate le strutture edilizie per contenere le nuove sezioni.