La proposta di alcuni dirigenti della Lega Nord, sull’adozione di un inno ed una bandiera sui quali ogni abitante di ogni singola regione si possa riconoscere, oltre all’inno di Mameli ed il Tricolore, sembra avere scosso alcune coscienze nella torrida estate del Belpaese. Una attenta riflessione porterebbe a capire che già nei fatti, a prescindere di quello che prevede la Costituzione, esistono 20 Italie diverse. Venti Italie con lingue e dialetti diversi, venti culture che si differenziano. Quindi un attento esame della proposta, senza pregiudizi politici, potrebbe portare ad una modifica costituzionale ove si preveda il doppio inno, quello regionale e quello nazionale, e doppia bandiera. Nella mia Terra – la Sardegna – in tutti gli uffici pubblici ( e non solo) sventola la bandiera con i 4 Mori, alla quale tutti i Sardi ne vanno orgogliosi. Quindi nei fatti già la cosa esiste. Personalmente, da cittadino Sardo, se mi chiedessero di scegliere tra la bandiera con i 4 Mori ed il Tricolore, non avrei dubbi e sceglierei la prima. Da uomo delle Istituzioni sceglierei la seconda. A coloro, infine, che rivendicano la paternità del Tricolore e respingono a priori la proposta leghista, ricordo che fino a pochi anni fa, del tricolore amavano solo il terzo colore, con in bella vista due attrezzi manuali. Ajò, viva l’Italia (Italie).
Paolo Boi, Consigliere PDL Maranello