La maledizione che sembra accompagnarmi in Germania ha colpito ancora. Soltanto poche volte ho finito una gara, sia che ci trovassimo a Hockenheim che al Nuerburgring, e in un paio di occasioni quei punti avrebbero potuto cambiare anche l’esito del mondiale. Domenica avevamo l’occasione di fare un buon risultato ma sono rimasto ancora a mani vuote: decisamente non mi porta bene correre lì.
La F60 aveva qualche piccolo aggiornamento e il bilanciamento era discreto ma paghiamo ancora tanto in termini di carico aerodinamico, come si vede in alcuni settori della pista. Le qualifiche sono state molto difficili perché l’aderenza cambiava continuamente, anche se le condizioni erano le stesse per tutti: sia in Q1 che in Q2 era importante scegliere il momento giusto per andare in pista mentre in Q3, sull’asciutto, abbiamo scelto di mettere tanta benzina perché non avevamo chance di essere nelle primissime file. All’inizio della gara: ero dietro Felipe ed entrambi avevamo la possibilità di finire in una buona posizione. Ad un certo punto, non siamo esattamente sicuri sul momento, un detrito si è infilato nel radiatore e lo ha bucato. Dal giro 14 il muretto mi ha chiesto di abbassare i giri motore e poi, dopo il pit-stop, ho iniziato a perdere tanta potenza fino a quando sono stato costretto a fermarmi. Al giro 29 mi sono toccato con Sutil: lui stava uscendo dai box e, mentre io ero in traiettoria, cercava di difendere la posizione restando all’interno. Le macchine si sono toccate e la sua ha perso una parte dell’ala anteriore mentre la mia ha avuto la fiancata un po’ danneggiata. Con queste ali così larghe è facile toccarsi e vedere pezzi volar via. Con Adrian ci siamo incontrati dagli Steward ed entrambi abbiamo giudicato l’accaduto un normale contatto di gara, come del resto hanno deciso gli stessi giudici.
La prossima corsa sarà in Ungheria. Tradizionalmente, è una specie di gara di casa per noi finlandesi perché ci sono tanti connazionali sulle tribune. Avrò anch’io la nuova ala anteriore che ha dato buoni frutti sulla macchina di Felipe e c’è la possibilità che ci siano anche ulteriori modifiche. La F60 dovrebbe adattarsi bene alle caratteristiche dell’Hungaroring, con le sue numerose curve lente, e inoltre dovrebbero esserci temperature certamente più calde di quelle avute lo scorso weekend in Germania: sarebbe bello poter ottenere un altro piazzamento sul podio.